Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio nel diciannovesimo secolo alla scoperta di una poetessa eccezionale. Parleremo di amore e di emancipazione femminile. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a Elizabeth Barrett Browning e alle sue opere

“Chiunque ama crede nell’impossibile.”

Questa è una delle frasi più belle di Elizabeth Barrett Browning. Una poetessa che non smise mai di credere nell’amore e che per amore fece cosa all’epoca incredibili come sposare l‘amato Robert in segreto e fuggire da Londra a Firenze contro il parere del padre. Qui fiorì il suo genio all’interno della comunità inglese fiorentina dell’epoca. Un talento che la Browning ha espresso fin da giovanissima con la pubblicazione delle prime poesie che riscossero un enorme successo.

Elizabeth Barrett Browning ed i versi dedicati all’amato Robert

Elizabeth Barrett Browning, fonte The British Academy

la silloge poetica più famosa di Elizabeth Barrett Browning è senza dubbio “Sonnets from the Portuguese”. Questa raccolta è scritta in blank verse, tipico sistema di versi della poesia inglese andato in auge con William Shakespeare, dove non mancano elementi originali della Browning. E’ dedicata essenzialmente al “Beloved”, all’amato marito Robert. In essa l’amore è decantato con aulicità e sentimentalismo ed è inteso come libero, quotidiano , fisico e mentale. La matrice di quest’opera è infine fortemente romantica e simbolista.

L’emancipazione femminile

Oltre che al sentimentalismo e all’amore la Browning s’interessò e toccò nei suoi versi molti temi importanti della sua epoca come l’abolizionismo e il lavoro minorile. Nel lungo poema in blank verse “Aurora Leigh” si espresse anche sull‘emancipazione femminile. L’omonimo personaggio protagonista di questi versi è infatti una donna che si rifiuta di prendere marito per mantenere la sua libertà. In oltra l’autrice in quest’opera si disse anche a favore del voto alle donne contrariamente a quanto si pensava nella sua epoca.

Stefano Delle Cave

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