Un periodo di cambiamenti per Jannik Sinner, ora nel vivo di una svolta alla sua carriera, dopo la scelta del nuovo allenatore Simone Vagnozzi. La fine di un’era per l’altoatesino, dagli inizi sotto la guida di Riccardo Piatti, per lui chiaro punto di riferimento negli anni. Un legame che sembra tuttavia essersi alleviato, con diverse questioni che Sinner non deve aver apprezzato. Con un ruolo ben consolidato tra i primi della classifica, il giovane tennista ha così voluto puntare su un nuovo staff tecnico, per una più avanzata preparazione, adatta ai suoi obiettivi. Un passaggio che è tuttavia ancora in atto e di cui ancora vedere gli sviluppi. Le impressioni di Sinner sul nuovo allenatore: “Con Simone va molto bene. Mi sembra di conoscerlo già da tanto tempo”.

Conclusi i rapporti con il vecchio allenatore Piatti, per Sinner si apre una nuova era con Vagnozzi: “Con Simone va molto bene”

Ormai da un po’ definitiva la fine dei rapporti con Piatti. Terminato così per il numero 10 al mondo un forte e stretto legame, culminato nelle stesse fortune e successi ottenuti. Diversi i problemi nell’ultimo periodo, poi sfociati in situazioni quali la decisione di non partecipare alle Olimpiadi, o lo sfogo agli Australian Open. Per dare sempre di più e migliorare nelle sue prestazioni, Sinner ha così voluto modificare radicalmente il suo staff tecnico, pensando a Vagnozzi come allenatore più adatto alle sue attuali inclinazioni.

Sono sempre io: uguale. Sono sempre lo stesso. Cioè una persona che comunque vuole divertirsi in quello che fa, e che cerca nello stesso tempo sempre di migliorarsi. Ho fatto quello che pensavo fosse giusto per me, anche se la decisione non era semplice e non lo è stata – ha dichiarato Sinner, tornando a parlare dell’allenatore su la Repubblica – Con Riccardo abbiamo fatto un lavoro incredibile, so da dove sono partito, ragazzino di 13 anni e mezzo: avevo lasciato casa per andare lì, e sono arrivato nei primi dieci del mondo”.

Un nuovo allenatore su cui Sinner sembra avere giudizio più che positivo, ora in preparazione del Master 1000:

Con Simone va molto bene. Mi sembra di conoscerlo già da tanto tempo. Non ci raccontiamo barzellette: ha personalità, e penso che lui possa darmi quello che cercavo – ha infatti aggiunto l’altoatesino – Poi ognuno pensi e dica quel che gli pare”.

Una figura che potrebbe essere fondamentale per Sinner: “Il lavoro è la base, ed è quello che stiamo facendo e che vogliamo fare con Simone”

Una figura che potrebbe essere per lui fondamentale in questa nuova prospettiva professionale. Un tennista dalle idee chiare, convinto che per andare avanti sia soprattutto importante avere un buon lavoro di base.

Posso dire però che sono sicuro di quello che ho e di dove voglio arrivare. In questo momento non guardo ai risultati, ma a come sto in campo, alle cose che secondo me sono da migliorare- ha poi concluso il giovane tennista – Per questo ho preso questa decisione che, ripeto, non è stata semplice: mi sono buttato nel fuoco. Io sono così, ho le mie idee e mi sembra giusto averle. Spero sempre di essere visto per quello che faccio, cioè un tipo che si diverte a fare le cose, come sto facendo, che cerca di stare bene in campo, che lavora tanto. Perché dalle difficoltà, che sono inevitabili, ci si tira fuori, o almeno io mi tiro fuori, col lavoro. Poi, certo, anche le vittorie aiutano e la fiducia aumenta. Ma il lavoro è la base, ed è quello che stiamo facendo e che vogliamo fare con Simone”.

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Liliana Longoni

(credit-foto-via Twitter, @atptour)