La polvere arancione del deserto del Sahara si è spinta fino alle Alpi svizzere e in Gran Bretagna, presto dovrebbe spostarsi ancora di più verso il nord prima di dissolversi nel weekend.

Siamo al secondo giorno in cui la Spagna è stracolma di polvere rossastra. Si trova sulle auto, il terreno e le case è l’effetto di un fenomeno atmosferico che si chiama “calima“, un avvenimento che solitamente interessa le Canarie. E’ un fenomeno causato dall’arrivo di grandi quantità di pulviscolo di sabbia del Sahara nell’atmosfera, l’aria si fa piu secca e soffocante e la visibilità è veramente poca. Questa volta il Sahara non si è limitato, anzi ha spinto la sua polvere arancione fino alle Alpi svizzere e la Gran Bretagna, l’effetto visivo è come se fra cielo e suolo ci fosse un filtro di Instagram color seppia.

Copernicus, il programma europeo per l’osservazione della Terra, afferma che “si tratta di un episodio eccezionale“, infatti sottolineano che la polvere del deserto che ha viaggiato fino in Europa ha delle “concentrazioni molto elevate di particolato grossolano”. Lo scienziato Mark Parrington ha spiegato alla testata giornalistica New York Times, che non era insolito che a febbraio e marzo il vento sollevasse la sabbia del Sahara e la trasportasse fino al Sud America. C’erano tracce di polvere rossa anche l’anno scorso in Gran Bretagna ma solitamente non è cosi evidente come in questa settimana.

La calima ha superato se stessa questa volta risultando molto più forte perchè “i modelli meteorologici sono nella giusta configurazione per portarla direttamente in Europa”. Lo stretto di Gibilterra è ciò che separa la Spagna dal Marocco: non è insolito che li venga raggiunta della sabbia proveniente dal Sahara. Nonostante questo, secondo alcuni esperti meteorologici è molto raro che la calima arrivi con tutta questa intensità a Madrid e in altri luoghi della Spagna centrale o settentrionale.

Nei prossimi giorni, la polvere del Sahara dovrebbe spostarsi attraverso i territori dell’Europa e dirigersi verso il nord raggiungendo la Danimarca, ma dovrebbe dissolversi entro il fine settimana.

E’ importantissimo sottolineare come alcuni studi secondo Copernicus prevedono che il cambiamento climatico causerà in futuro tempeste di povere sahariana ancora più intense che potranno peggiorare la qualità dell’aria, influendo quindi sulla frequenza degli uragani nell’Oceano Atlantico e accelerare lo scioglimento dei ghiacciai.

17 Marzo

Valeria Muratori

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