Ancora non si hanno notizie certe sull’aereo precipitato in Cina. Annunciato e poi smentito il ritrovamento della scatola nera del volo MU5735 della Eastern Airlines. Nel frattempo si fa strada l’ipotesi che l’aereo abbia avuto un cedimento strutturale solo alcuni secondi prima dell’impatto.

Notizia poi smentita

I media cinesi hanno prima annunciato la scoperta della seconda scatola nera del volo MU5735 della China Eastern Airlinesprecipitato il 21 marzo con 132 persone a bordo sulle montagne della regione meridionale cinese del Guangxi. Poi però hanno negato, ritrattando l’annuncio. Il ritrovamento del registratore di volo potrebbe fornire importanti informazioni per capire qualcosa in più su quanto accaduto. La CAAC News, una pubblicazione gestita dell’ente di regolamentazione dell’aviazione civile, aveva annunciato il ritrovamento della scatola nera. Notizia smentita poco dopo dall’agenzia di notizie Xinhua. Questa scatola nera registra informazioni tecniche come la rotta, la velocità, l’altitudine e la posizione del motore prima dello schianto. Potrebbe dunque fornire importanti informazioni e chiarire le ragioni per cui l’aereo, un Boeing 737-800 che volava tra le città di Kunming e Canton, si sia schiantato.

L’altra scatola nera, il registratore vocale della cabina di pilotaggio, è stata trovata mercoledì vicino a quello che viene considerato il punto di impatto dell’incidente. Ora si trova in un laboratorio di Pechino, per essere analizzata. Nelle ultime ore le squadre di ricerca hanno ampliato l’area setacciata, ma la pioggia e i rischi di frane hanno rallentato le operazioni.

Cosa è successo all’aereo in Cina pochi secondi prima dello schianto?

Intanto si è scoperto che almeno un pezzo del Boeing sembra essersi staccato molto prima dell’impatto: il pezzo sospettato di provenire dall’aereo è stato trovato a circa 10 chilometri dall’area principale del rinvenimento del relitto. Così hanno spiegato i funzionari cinesi.
Se gli inquirenti confermassero che la parte proveniva davvero dall’aereo, questo significherebbe che il velivolo avrebbe subito una sorta di rottura a mezz’aria. Un passo avanti che offrirebbe nuovi indizi su ciò che ha causato l’incidente, o almeno su quel che è accaduto negli ultimi secondi del volo. 

Beatrice D’Uffizi

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