“Benvenuti a Marwen” racconta la vera storia di Mark Hogancamp, artista e fotografo di cui già si era parlato nel documentario del 2010 “Marwencol“. Il film del 2018 è scritto e diretto da Robert Zemeckis, regista di pellicole come “Forrest Gump”, “Ritorno al futuro”, “Cast Away” e si potrà vedere stasera in tv alle 21:10 su Iris.

Il film racconta la vita dell’artista, interpretato da Steve Carell, a partire dal drammatico evento che lo ha coinvolto. In seguito a un violento pestaggio subito da cinque uomini perse la capacità di parlare, camminare ma soprattutto la memoria. A causa di questo non riesce a ricordarsi della sua vita precedente a questo fatto, ma per superare il trauma costruisce un villaggio belga per bambole dove ricrea avventure mettendo in scena le gesta del suo alter ego, un valoroso pilota di nome Hogie.

“Benvenuti a Marwen”, il rifugio nell’alter ego

Robert Zemeckis racconta storie il cui filo conduttore tra loro è la rappresentazione dell’insolito, del “diverso”, di persone non convenzionali e che hanno una particolarità da raccontare. Questo è il racconto di due vite, la prima è quella di una persona fragile, ferita dal tragico evento che ha subito e ancora tormentata dagli incubi che ricorrenti gli riportano alla memoria la sera del pestaggio. L’altra è un doppio di sé stesso, Hogie, action figure la cui esistenza sembra reale e non era caratterizzata dalla paura, ma dal coraggio, da gesta eroiche che portano sollievo a Mark per affrontare la quotidianità.

Steve Carell riesce a dare giustizia con una buona interpretazione a un personaggio non semplice, rappresentando tutte le varie sfumature. È sicuramente un film drammatico che riporta alla luce a crudeltà dell’uomo da una parte, ma la capacità di reagire e reinventarsi. È un compenetrarsi tra realtà e fantasia con un sottotesto improntato sulla speranza per una rinascita, verso una vita libera da paure ed insicurezze.

Francesca Agnoletto

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