Maisie Williams ha dichiarato durante un’intervista di essersi sentita inadeguata e irritata dal suo personaggio Arya Stark nel Trono di Spade durante il periodo della sua pubertà.
Le dichiarazioni di Maisie Williams aka Arya Stark del Trono di Spade
Maisie Williams si è aperta sul suo rapporto conflittuale con il suo personaggio Arya Stark nel Trono di Spade durante un’intervista. Ha affermato che non sempre è stato facile interpretare la ragazzina ribelle, perché in qualche modo ha rallentato la sua pubertà. Maisie non si rispecchiava in Arya e nelle sue sembianze proprio durante un momento delicato della vita di tutte, quando si inizia a cambiare e diventare una donna.
Il personaggio di Arya Stark è caratterizzato per avere dei valori molto forti contro l’usuale etichetta di “femminilità”. L’iconico personaggio della serie tv infatti si ribella alle convenzioni sociali che la costringevano ad essere una donna perfetta e si traveste da uomo per sfuggire a quel mondo che tanto non la rappresentava. La Williams si è risentita proprio per questo aspetto di Arya, non riusciva ad entrare in sintonia con il personaggio perché si sentiva irritata. Confessa che durante le riprese, quando l’attrice aveva solo 15 anni, hanno dovuto fasciarle il seno per farla sembrare più maschile agli occhi degli spettatori. In un periodo di cambiamento come quello della pubertà, Maisie Williams avrebbe solamente voluto sfoggiare la sua femminilità anche nel suo lavoro.
L’affetto dell’attrice nei confronti della serie
Durante l’intervista però l’attrice ammette di essere profondamente legata alla serie tv che l’ha resa celebre. Affermando che potrebbe pensare a tornare nei panni di Arya in futuro per uno spin-off (che sottolinea non essere in programma a breve termine). Il Trono di Spade è stato per lei un terreno di crescita che ricorda con gioia, un’opportunità che le ha cambiato la vita. Commenta infatti con queste parole:
“Non penso che sia salutare avere nostalgia. Lo guardo con tanto affetto e con tanto orgoglio. Ma perché dovrei volermi sentire triste per la cosa più grande che mi sia mai capitata? Non voglio associarlo a sentimenti di dolore”.
Camilla Tecchio
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