Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso del dibattito in tv contro Marine Le Pen, ha accusato la candidata del Rassemblement National di “dipendere dal potere russo”.

Nel duro attacco sferrato contro la sfidante, Macron ha citato, in particolare, il prestito da 9 milioni di euro della Le Pen nei confronti di un creditore russo vicino a Putin.

Dibattito televisivo tra i candidati alla presidenza della Francia: l’inquilino uscente dell’Eliseo, Emmanuel Macron, e la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen. Un faccia a faccia di 2 ore e mezzo in diretta tv a 4 giorni dal ballottaggio. Il presidente uscente ha attaccato la sfidante sul tema della guerra in Ucraina: “Lei dipende dal potere russo e da Putin”. Le Pen si è detta d’accordo con le sanzioni a Putin, ma “non non allo stop del gas russo”. Macron è arrivato in prima posizione al primo turno, raccogliendo il 27,8% dei voti, mentre Le Pen si è fermata in seconda posizione al 23,1%. L’affluenza è stata del 73,7%. Il secondo turno è domenica 24 aprile

Macron è stato il primo dei due contendenti ad arrivare, sorridente e tranquillo, negli studi della trasmissione. Ha scambiato qualche battuta con i presentatori, poi è andato ad accogliere, con un sorriso e una stretta di mano, l’avversaria, visibilmente tesa all’ingresso. I due si sono poi seduti ai rispettivi tavoli e la sfida è cominciata.

“Perché lei pensa di essere un miglior presidente per i francesi?”, è stata la prima domanda per entrambi i candidati. “Io sarò la presidente del rinascimento democratico – ha esordito Le Pen – sarò anche la presidente del quotidiano. Sarò la presidente del ripristino della concordia fra tutti i francesi, della giustizia, della fratellanza nazionale, della pace civile”. Macron ha attaccato subito sull’ecologia e sull’Europa: “La Francia sarà più forte se saprà cogliere la questione ecologica”. E ha promesso di “rendere più forte l’Europa” se sarà rieletto alla presidenza della Repubblica.

Le scintille sono arrivate quando è planato sul dibattito il tema della guerra in Ucraina e del ruolo della Francia. Soprattutto quando Macron ha accusato Le Pen di essere “dipendente dal potere russo” per essersi presentata come candidata grazie al prestito di una banca russa. E, di conseguenza, né lei né altri del suo partito possono essere credibili “quando ci fossero decisioni difficili da prendere”, ha aggiunto.

Marine Le Pen ha reagito accusando il presidente e il potere in genere di non aver previsto un meccanismo attraverso il quale i candidati possano ottenere prestiti dalle banche francesi. È seguito lo scontro sull’Europa, con Le Pen che ha ribadito la posizione del suo partito:

“Non c’è un popolo europeo, non c’è una sovranità europea, è lei, Monsieur Macron, che vuole parlare di sovranità europea e non di sovranità francese”. “Voi non lo dite – ha incalzato Macron – ma volete far uscire la Francia dall’Unione europea”. “Noi vogliamo l’Europa delle nazioni”, ha risposto Le Pen. “Quindi diciamo che dite bugie su quello che proponete”, ha replicato Macron. E quando Marine Le Pen ha ripreso il tema della “preferenza nazionale” nell’assunzione dei lavoratori, Macron ha ribadito che si tratterebbe “della fine della libera circolazione delle persone e delle merci”.