La danza dovrebbe essere considerata ovunque un linguaggio universale, ma ancora oggi sono molti gli stereotipi che associano un’interpretazione diversa a seconda del tipo di danza. Nella Rubrica passi di danza di questa settimana, e in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia tratteremo della nascita del Vogueing. Si tratta di un tipo di danza contemporanea ballata nei locali gay a partire dagli anni Sessanta a New York.

L’omofobia nella danza

La danza è una forma d’arte neutrale, che va oltre qualunque pregiudizio di genere. Molte culture considerano la presenza degli uomini una prerogativa per la danza. Invece in Occidente alcuni tipi di danza espressiva vengono associati alle donne. In questo senso gli uomini vengono ancora etichettati come femminili o omosessuali.

In tempi recenti l’espressività della danza è stata spesso associata alla sessualità degli uomini che ballano, causando pregiudizi che ancora oggi permangono. Inoltre il mondo della danza non è esentato dai pregiudizi contro le persone LGTBQ, così come nella società attuale in generale.

Omofobia: il vogueing, una danza per combatterla

Negli anni sessanta nasce a New York un tipo di danza proprio per contrastare le rivolte di Stonewell che hanno coinvolto le comunità LGTBQIA nella lotta per i loro diritti. Il Vogueing è un tipo di danza che viene utilizzato dalle comunità omosessuali afroamericane e latinoamericane di New York, Atlanta, Los Angeles, Philadelphia, Washington, Miami, Detroit e Chicago. In particolare questo tipo di danza tiene conto della soggettività dell’individuo e della minoranza che rappresenta. Non solo l’omofobia, dunque, ma anche il razzismo e altre discriminazioni vengono combattute con il Vogueing.

L’origine del vogueing

Il Vogueing è nato in un periodo in cui si diffonde l’esigenza di emergere da parte delle minoranze, completamente escluse dalla società. In questo senso le minoranze appartenenti alla comunità LGTBQIA decidono di emergere capovolgendo gli standard di bellezza ispirata alla rivista Vogue, diffusa proprio in quegli anni, e il cui nome ha ispirato il movimento stesso. La rivista di moda è stata di ispirazione anche per i movimenti dei ballerini, stabilendo le regole del Vogueing. Infatti la postura, lo sguardo, la posizione delle braccia e dei fianchi dei modelli delle copertine sono stati poi ripresi per determinare i movimenti del Vogueing. Il Vogueing viene ballato nei locali gay, con abbigliamenti pieni di piume e paillettes proprio per esprimere l’individualità del voguer.

Lo stile del Vogueing

Il Vogueing consiste nell’imitare le pose plastiche dei modelli della Rivista di Vogue con gesti angolari e fluidi. Nella metà degli anni 2000, molte delle movenze del Vogueing si ritrovano nell’Electro Dance, un ballo proveniente dalle periferie francesi. Attualmente vengono identificati quattro tipologie di Vogueing, che prendono il nome dalla generazione a cui si riferiscono. Si sono formati l’Old Way prima del 1990, il New Way dopo il 1990, il Vogue Femme risalente al 1995, e il Runway.

Le principali tipologie di Vogueing

L’Old way è il primo stile di Vogueing. Esso è caratterizzato da un’esecuzione aggraziata e fluida, in cui due ballerini rivali si sfidano a duello. Tradizionalmente uno dei due rivali deve bloccare l’altro a terra in modo da limitarne quasi tutti i movimenti, tranne quelli delle mani. Il New Way è temporalmente successivo all’Old Way. Questo è caratterizzato dalle contorsioni degli arti e dal controllo delle braccia. Viene descritto anche come una forma di mimo in cui il Vogue crea forme geometriche con il corpo, esaltando la sua espressività.

Il Vogue Femme

Lo stile più recente del Vogueing e il Vogue Femme, che prende origine dal termine francese per indicare la donna. Si tratta di uno stile sviluppato dalle Femme Queen, donne transgender della Ballroom Scene. Si tratta di uno stile fluido con movimenti femminili, che vengono appositamente esagerati, e sono influenzati dalla danza classica e moderna. Il Vogue Femme si divide in due tipi: quello denominato Dramatics, più atletico e che richiede una maggiore resistenza fisica, e Soft and Cunt in cui il voguer si muove in modo aggraziato e femminile, riproducendo i passi della danza classica.

Sonia Faseli