Il Padova è pronto questa sera a disputare la finale playoff di Serie C contro il Palermo e indubbiamente uno dei maggiori artefici di questa impresa è Massimo Oddo. L’allenatore, arrivato a febbraio sulla panchina veneta, è stato il vero e proprio fautore della rimonta della sua squadra. Una rinascita non solo da un punto di vista di risultati (anche quelli, straordinari), ma soprattutto in termini di consapevolezza. Ed è proprio questa ad aver trascinato Chirico e compagni a questa finale. La carriera di Oddo da calciatore parla da sola, mentre quella da allenatore è stata sempre abbastanza turbolenta. La gavetta del mister del Padova e la forza di affrontare alcune delusioni ha sempre costituito un terreno dove raccogliere, avendo prima ben seminato.

Massimo Oddo, l’uomo giusto al momento giusto

Esistono quei momenti all’interno di una stagione o di una carriera, che due strade si incrociano quasi casualmente e si incastrano alla perfezione. L’arrivo di Massimo Oddo sulla panchina del Padova può essere riassunta più o meno attraverso questa metafora. Oddo era l’uomo giusto: un allenatore che ha ottenuto una splendida promozione in Serie A con il Pescara sa come si fa. Era il momento giusto: serviva normalità, ma anche carattere ed esperienza, due grandi caratteristiche dell’ex calciatore del Milan. Dal suo arrivo, il 24 febbraio, il Padova ha ottenuto 25 punti su 30 disponibili, lottando fino all’ultimo per la vetta e guadagnando la seconda posizione nel Girone A. Ha vinto in finale contro il Sudtirol la Coppa Italia Serie C e adesso vuole tornare in cadetteria. Pronto a raccogliere, oggi o domani, ciò che ha seminato.

Francesco Ricapito

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