Un futuro più sostenibile per la classe regina sulle due ruote. Uno scenario decisamente positivo per il progresso nella MotoGP, presentato prima del prossimo appuntamento in Germania da Carmelo Ezpeleta. Delle parole che lasciano ben sperare quelle del CEO di Dorna, che ha così dato un’anteprima dei prossimi passi da fare. Un campionato per cui si prospettano novità già a partire dal prossimo anno, puntando a dare più spettacolo mantenendo un ridotto impatto ambientale. Un impegno considerevole, che si spinge così oltre anche agli alti livelli raggiunti per ottenere un maggiore entusiasmo di pubblico. Tra i cambiamenti del prossimo anno, lo stesso calendario. Che sia l’occasione per ribaltare alcuni schemi? Intanto il CEO dichiara la priorità degli obiettivi sostenibili: “Entro il 2027 dovremo ridurre i consumi”.
Cambiamenti in MotoGP già dal prossimo anno. Ezpeleta: “Il nostro obiettivo è aumentare lo spettacolo“
Una stagione ricca di novità quella che si prospetta già a partire dal prossimo anno nel Motomondiale. Dei piccoli passi che possano portare la MotoGP a un futuro più sostenibile, presentati da Ezpeleta con l’obiettivo di ridurre i consumi.
“Entro il 2027 dovremo ridurre i consumi, ma stiamo lavorando per far sì che già dal 2024 il 60% della benzina sia sostenibile – ha infatti dichiarato il CEO di Dorna su Marca – Inoltre, insieme alle scuderie stiamo analizzando la questione delle ali”.
Da considerare anche possibili cambiamenti al calendario di cui è stata già annunciata la variazione del GP del Qatar, non più gara di partenza del mondiale.
“Posso già dire che non cominceremo in Qatar – ha affermato Ezpeleta – Il nostro obiettivo è aumentare lo spettacolo perciò, anche se abbiamo già alcuni schemi, potrebbero esserci alcune variazioni”.
Che possa avere influito il calo del pubblico in alcune gare? Lo stesso Ezpeleta aveva del resto fatto notare come con l’assenza di Valentino Rossi fossero diminuiti in maniera evidente quest’anno gli spettatori al Mugello. Una grande mancanza di cui anche il CEO spagnolo non aveva nascosto la propria nostalgia.
Non indifferente anche la questione della sicurezza, analizzata da Ezpeleta vista la difficile questione dei sorpassi:
“Negli anni 80 un livello come quello che vediamo oggi era utopia. I piloti sono tutti di altissimo livello e inoltre ci sono molte più persone competitive. Poi ovviamente sono presenti altri aspetti come la fortuna: se cadi puoi farti male o non farti nulla – ha continuato Ezpeleta – Sotto questo punto di vista non abbiamo mai riscontrato difficoltà, ma è difficile che possano essercene di più. I due parametri principali restano sicurezza e sostenibilità economica. I team privati oggi possono competere senza il rischio di sparire”.
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Liliana Longoni
(credit-foto-Carmelo Ezpeleta (pagina Facebook Two Wheels for Life)