Dopo aver surclassato la concorrenza negli ATP Stoccarda vincendo il torneo teutonico in finale contro Andy Murray, Matteo Berrettini vuole tentare di difendere il titolo degli ATP Queen’s 2022 in corso di svolgimento. L’italiano scenderà in campo oggi, ore 15:40 circa, contro il padrone di casa Denis Evans nel suo primo turno del torneo londinese.
Matteo Berrettini contro Denis Evans a Londra
Inizierà oggi contro Denis Evans il percorso del campione in carica degli ATP Queen’s Matteo Berrettini. Dopo aver conquistato il suo sesto titolo in carriera, il tennista romano dovrà vedersela con l’avversario nato a Birmingham. Un solo precedente tra i due, proprio in questo torneo: nell’occasione fu il romano a primeggiare per 7-6(5) 6-3 ai quarti di finale.
Le parole del tennista italiano
“La mia opinione è che per i giocatori russi e bielorussi non è facile da digerire però allo stesso tempo anche per gli altri giocatori, non solo quelli che perderanno punti ma anche quelli che non li guadagneranno, non è stata la decisione più corretta. Soprattutto perché nel mio caso ho preso delle decisioni a livello di programmazione per non forzare la mano, saltando Parigi, e se l’avessi saputo prima probabilmente avrei cambiato qualcosa. Nel mio caso specifico, se dovessi vincere tre tornei di fila andrei indietro in classifica. Il ranking funziona che più giochi bene e più sali, quindi sarebbe una situazione strana. Capisco che è una situazione difficile per tutti ma nel mio caso vengo penalizzato abbastanza“.
“Il mio rapporto con l’erba non è stato amore a prima vista. Giocai Wimbledon junior. mi piacque l’atmosfera, il torneo, ma non credevo sarebbe diventata la mai superficie. Dopodiché, passati quattro anni, giocai il mio primo Wimbledon nel 2018 e sentivo che mi serviva più tempo per preparare i colpi, soprattutto col mio dritto, e usavo un sacco di servizi in kick ma sull’erba non è molto efficace; la superficie non mi piaceva più di tanto. Nel 2019 ho fatto la mia preparazione sui campi in erba e lì sono migliorato parecchio e poi andai a giocare la Coppa Davis in India dove giocammo sull’erba, e sin dal primo allenamento ho pensato ‘wow, mi piace proprio’. Usavo lo slice da ogni lato, il mio servizio andava bene, e poi da lì in poi… è storia“.