Gli Snarky Puppy hanno inaugurato la tranche italiana del tour estivo con il concerto alla Cavea dell’Auditorium Parco Della Musica di Roma lo scorso 28 giugno.

Snarky Puppy alla Cavea dell’Auditorium PdM di Roma la prima data delle quattro date italiana

Snarky Puppy - live Cavea Auditorium PdM 28.06.2022 - Ph © Luca Cesaroni
Snarky Puppy – live Cavea Auditorium PdM 28.06.2022 – Ph © Luca Cesaroni

Pur considerandosi “underground” per molti aspetti, gli Snarky Puppy, la band americana più acclamata degli ultimi anni il cui fondatore band leader è Michael League, ha guadagnato il suo primo Grammy Award (nei primi mesi del 2014) per la Best R&B Performance. Hanno vinto Grammy nel 2017 nella sezione Best Contemporary Instrumental album con Culcha Vulcha, sezione già vinta nel 2016 con Sylva. Sono riusciti a raccogliere elogi dai più critici media internazionali, come BBC, Village Voice, Guardian e Boston Herald, ma anche dai musicisti più rispettati del mondo, da Pat Metheny a Prince. Il pubblico gli adora e i fan non perdono occasione per andarli ad ascoltare dal vivo.

Snarky Puppy – live Cavea Auditorium PdM 28.06.2022 – Ph © Luca Cesaroni

La band fa infatti delle performance dal vivo la sua principale forma di evangelizzazione. Gli Snarky Puppy fondono senza soluzione di continuità una profonda conoscenza e un profondo rispetto per la tradizione, con una ricerca che li porta a muoversi tra jazz, funk e R&b, musica scritta e improvvisazione totale. Con ogni nuovo progetto il gruppo americano cerca sempre di realizzare qualcosa che non hanno mai fatto prima e ogni volta è Sold-Out. Gli Snarky Puppy possono essere considerati un collettivo con circa 25 membri in rotazione. La loro fama ha superato i continenti, facendo di loro uno dei gruppi più richiesti nella scena internazionale musicale. Oramai è assodato che gli Snarky Puppy oltrepassano ogni categoria di genere come anche il loro pubblico. Nate Chinen del New York Times’ ha affermato: “Take them for what they are, rather than judge them for what they’re not.”

Le immagini sono a cura di © Luca Cesaroni

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