“Tirerò le somme a breve. La riflessione che sto facendo parte da due dati di fatto: gli applausi di Putin alla crisi e le centinaia di messaggi di sindaci e imprenditori che da giorni mi dicono ‘ma siete impazziti?'”. Lo dice la ministra Mara Carfagna in un’intervista a ‘Repubblica’. Anche la ministra per il Sud Mara Carfagna va verso l’addio a Forza Italia. Dopo aver detto subito di non condividere la decisione di Forza Italia di strappare con Draghi perché andava «contro l’interesse del Paese», annunciando una «seria riflessione politica», la decisione sembra ormai presa
“Per quattro anni mi sono battuta all’interno del partito per difendere la sua collocazione europeista, occidentale e liberale, dall’abbraccio del sovranismo. Una parte considerevole di Forza Italia la pensava allo stesso modo. Siamo stati sconfitti, più volte, l’ultima in modo bruciante: neppure consultati sulla crisi del governo di salvezza nazionale che noi stessi avevamo voluto. Ora mi chiedo: ha un senso proseguire una battaglia interna? O bisogna prendere atto di una scelta di irresponsabilità e instabilità, fatta isolando chi era contrario, e decidere cosa fare di conseguenza?” aggiunge Carfagna.
I primi a lasciare il partito all’indomani della caduta del governo sono stati Maria Stella Gelmini e Renato Brunetta.
“Non sono io che lascio, ma è Forza Italia, o meglio quel che ne è rimasto, che ha lasciato se stessa e ha rinnegato la sua storia. Non votando la fiducia a Mario Draghi, il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura”, ha spiegato il ministro della Pubblica Amministrazione in un intervento su La Stampa.
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