Benvenuti nell’universo narrativo di StoryLine. In occasione dei suoi quarant’anni abbiamo dedicato il racconto di oggi ad Arisa. Per realizzarlo ci siamo ispirate a diversi suoi successi per redigere un testo originale

Si era ritrovata da sola con lui come non succedeva da due settimane. Erano l’uno di fronte all’altra davanti ad un piatto di spaghetti alle cipolle dopo che lui improvvisamente era rimasto a cena. Lorena pensò se chiedere di più o accontentarsi di quel periodo passato insieme dove Massimo le era stato vicino. Un inaspettato evento che non si sarebbe mai dovuto verificare dopo che il loro amore era giunto al capolinea ma che era stato voluto da un improvviso dolore senza sconti. Lorena sapeva che non cel’avrebbe fatta da sola per questo aveva deciso di chiedere aiuto nonostante ciò le costasse. Ora in quell’istante era li a guardare negli occhi il suo Massimo cercando risposte sul futuro mentre il passato faceva capolino nella sua mente. A grandi linee si disegnava controvento nella sua mente quel drammatico istante di qualche settimana fa

Controvento, la notte del dolore

https://youtu.be/uqSi8kjXgZY
La canzone di Arisa che da il titolo al racconto, fonte Mosè M.2

Così Lorena si ritrovò accanto ad un letto mentre la sua amica e socia nella gestione di un negozio di prodotti di bellezza chiudeva gli occhi per l’ultima volta. Di fronte a lei avanzava controvento quella notte di dolore che era iniziata quando Massimo aveva deciso di andarsene di casa stanco di quella che chiamava “la noiosa routine” del loro amore. A questo ora si era aggiunto adesso il dramma della morte della sua socia a causa dei postumi del Covid dal quale non si era mai del tutto ripresa. Un evento tragico che comportava il rischio di dover gestire un’attività da sola e di far quadrare i conti. Ne seguirono giorni in cui il dolore diventava più forte mentre fingeva di stare bene. Poi un crollo emotivo ed uno specchio rotto la spinsero a prendere una difficile decisione e fare una telefonata.

Lorena riguardò negli occhi Massimo mentre “un per favore puoi restare” veniva mandato giù a fatica insieme ad una forchettata di spaghetti irrorata di formaggio. Lorena in quell’istante non riusciva a capire se si facesse sentire di più il piccante del peperoncino o un’incredibile agitazione da prima volta. Cercò inavvertitamente di afferrare le mani di Massimo salvo poi ritrarsi indietro per la paura di essere respinta anche se in quell‘istante avrebbe voluto essere la sua aria per entrare per sempre dentro di lui. Si accontentò invece di essere da compagnia iniziando una conversazione su un argomento non ipertensivo come le notizie sportive. Massimo infatti rideva di gusto alla goffaggine delle sue domande senza senso sui calci d’angolo e sul gioco di calcio. Era un modo come un altro per ingannare la tensione che sempre più portava verso un inevitabile momento.

Il mondo è contro di te

“Il mondo è contro di te ma ci sono passato anche io e me ne ricordo bene”. Questa frase di Massimo riaccesasi improvvisamente nelle sua mente la riportò di fronte ad un caffè il giorno in cui aveva deciso di aiutarla. “Anche io”, continuò prendendo una tazzina ed avvicinandosela alle labbra, “ ero morto come te quando mio padre se ne è andato lasciandomi a solo 12 anni ma con questo non voglio dire che risolverò il problema ma che so come starti accanto”. Da quel giorno Massimo l’aveva accompagnata al lavoro, era stato ad ascoltare le sue lamentele e i suoi sogni come se non se ne fosse mai andato. Eppure Lorena non gli aveva mai chiesto niente di più ed aveva vissuto quel rapporto come una loro nuova amicizia fino ad ora.

Lorena infatti sentiva di non riuscire più a mentire mentre delle piccole lacrime gli stavano per bagnare gli occhi. Si congedò per un momento con la scusa di prendere della frutta ed un altra bottiglia d’acqua. Eppure Massimo comprese che qualcosa non andava poi addentando una fetta di pesca decise di farsi avanti. “Cosa c’è ti hanno chiesto altre cose da pagare?”, fece credendo di indovinare il problema. “No non è questo e solo stanchezza”, fece Lorena mistificando la cosa. Tornò tutto nuovamente in un silenzio assordante mentre Lorena sentiva non di riuscire più a trattenere le parole. “Resteresti con me stasera?”, gli chiese finalmente buttando fuori le sue emozioni mentre Massimo improvvisamente smise di mangiare guardandola negli occhi.

Epilogo

Pochi istanti dopo Lorena osservava dalla finestra Massimo allontanarsi. “Ti darò un ultimo bacio per dirci addio”, era stata la sua risposta, “lo sai non funzionerà”. Lorena in quell’istante pensò di spaccare qualcos’altro mentre aveva in mano un bicchiere con del vino. Poi improvvisamente sorrise rendendosi conto di sentirsi improvvisamente libera. Pochi istanti dopo era sul letto sfinita come se per una giornata avesse portato il peso del mondo da sola. Si sentiva quasi dimagrita come se avesse consumato un numero incredibile di calorie mentre si rigirava in attesa di prendere sonno.
Da un lato per qualche secondo pensò nuovamente a Massimo poi si rese conto che in fondo era finita bene e che ora stava a lei decidere come sarebbe stato il nuovo inizio che la aspettava domani.

Stefano Delle Cave

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