Marco Masini, il cantautore fiorentino “che non le manda a dire a nessuno”, compie oggi 58 anni. Il modo migliore per festeggiare e augurargli buon compleanno è quello di andare a risentire tutti i suoi più grandi successi. Ripercorriamo questa grandissima carriera fatti di alti e bassi, tra lavori che hanno ottenuto una popolarità enorme e altri che sono stati sottovalutati sia dal pubblico che dalla critica.

Gli esordi di Marco Masini

Marco Masini - Photo Credit Luisa Carcavale _ marcomasini5349
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Fin dal marzo del 1990, Marco Masini, quando vinse il Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte con il brano “Disperato”, è diventato subito un protagonista della canzone d’autore italiana. Uno di quei cantautori immediatamente identificabile dal pubblico sia per il timbro vocale che per la scrittura delle sue canzoni. Queste sue ‘opere’, hanno come caratteristica principale il tormento, l’invettiva, la rabbia. Nei suoi testi usa un linguaggio diretto, senza giri di parole, per descrivere il proprio pensiero e lanciare i suoi messaggi.

Una carriera che sembrava destinata all’Olimpo della musica, ma poi ci fu una brusca interruzione. Il 17 aprile 2001 Masini annunciò il suo ritiro dalla carriera di cantautore, giustificandolo con quello che definiva un accanimento della critica, della censura e di alcuni personaggi dell’ambiente dello spettacolo che avrebbero riservato un trattamento persecutorio nei suoi confronti, ritenendolo propagatore di energie negative e perciò impedendogli di divulgare i suoi album nei principali canali promozionali.

Il ritorno sulle scene musicali di MArco Masini

Fortunatamente l’amore del pubblico nei suoi confronti, ed il suo amore per la musica, gli fecero cambiare idea. Masini si presentò, per la quarta volta, sul palco del Teatro Ariston di Sanremo nel 2004 con la canzone “L’uomo volante“, che risultò vincitrice, segnando il riscatto dell’artista. Tra alti e bassi la sua carriera prosegue fino al 2011, quando pubblica l’album “Niente di Importante“. Questo lavoro ottiene diversi riconoscimenti dalla critica specializzata.

Nel 2013 ritorna in TV nel cast degli artisti in sfida nello Speciale Canzonissima della trasmissione I migliori anni su Rai 1 di cui vinse la finale. Ad aprile dello stesso anno pubblica il nuovo album “La mia storia piano e voce” e parte in tour.

Nel 2015 partecipa al Festival di Sanremo col brano “Che giorno è”, piazzatosi 6º assoluto. Per celebrare i suoi 25 anni di carriera pubblica la raccolta “Cronologia”.

Nel 2017 è ancora tra i protagonisti del Festival di Sanremo col brano “Spostato di un secondo”, giungendo al tredicesimo posto. A settembre dello stesso anno pubblica “Marco Masini in concerto”, un disco live che contiene la bellissima cover di “Signor tenente” di Faletti, presentata a Sanremo.

Ancora una partecipazione al Festival di Sanremo 2018, stavolta come guest star durante la serata dei duetti. Canterà, insieme a Red Canzian, “Ognuno ha il suo racconto”.

Nel giugno 2018 fu giurato e coach nella prima edizione di Ora o mai più su Rai 1, condotto da Amadeus classificandosi al primo posto con Lisa.

Il 2020 inizia con una nuova partecipazione al Festival di Sanremo con la canzone “Il confronto”; si classifica 15º. Al termine della kermesse canora, pubblica la nuova raccolta “Masini+1 30th Anniversary”, che esordì al primo posto degli album in vinile più venduti della settimana.

Adesso allacciate le cinture e partiamo insieme in questo viaggio musicale!

Disperato

Il pezzo che lo lancia nel firmamento della musica nostrana. Con Disperato Marco Masini entra nelle case di tutta Italia e conquista il primo posto nella sezione Novità del Festival di Sanremo 1990.

Malinconoia

La scalata al successo di Marco Masini prosegue con il suo secondo album Malinconoia, trascinato dall’intenso brano omonimo.

Vaffanculo

Un brano tanto esplicito, quanto mitico. Un vero e proprio inno che all’epoca dell’uscita ha scatenato il boicottaggio di alcune radio e tv, ma che allo stesso tempo ha trasformato Marco Masini in una star di prima grandezza.

T’Innamorerai

Uno dei più grandi successi internazionali per Marco Masini, capace di conquistare non solo gli italiani, ma anche tedeschi e francesi. Oltre al mercato spagnolo, grazie alla versione reintitolata Te enamorarás.

Bella Stronza

Dopo Vaffanculo, un altro brano senza peli sulla lingua e un’altra grandissima hit per Masini. La conferma della vena polemica e trasgressiva del cantautore fiorentino.

Principessa

Non fatevi ingannare dal titolo. Anche questo pezzo, in compagnia di Vaffanculo e Bella stronza, rientra tra i testi meno politically correct mai scritti da Marco Masini. Notevole pure il video della canzone, un sentito omaggio al capolavoro La strada di Federico Fellini.

L’uomo volante

Nell’aprile del 2001 Marco Masini annuncia il suo ritiro dalle scene musicali. Per fortuna il fiorentino poi ci ripensa e nel 2004 torna alla grande, trionfando al Festival di Sanremo con L’uomo volante.

Che giorno è

La sua partecipazione al Festival di Sanremo con l’ottima Che giorno è, classificatasi al sesto posto, conferma che Marco Masini è ancora oggi tra i cantautori più interessanti del panorama nazionale.

Ci vorrebbe il mare

Una bella canzone di Marco Masini del 1990. Il brano, uscito nell’album di debutto dell’artista, canta il dolore di un innamorato che viene lasciato dalla sua amata e cerca consolazione a questo dolore nel mare, con le sue onde, le sue tempeste, il suo sale e il suo eterno movimento.

Perché lo fai

Il brano con il quale Marco Masini si presenta al Festival di Sanremo del 1991 tra i “Campioni” dopo aver vinto l’anno precedente tra le “Nuove Proposte”. Il testo del brano rappresenta l’accorato appello di un ragazzo innamorato verso la sua fidanzata affinché smetta di fare uso di droghe. La tematica affrontata da Masini, sempre attento ai disagi giovanili, sensibilizza l’opinione pubblica e, lo stesso cantautore fiorentino, riceverà tantissime lettere di ragazzi vittime della droga che dichiaravano la loro intenzione di reagire positivamente e di voler superare quella condizione.

Alessandro Carugini

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