È in uscita il 10 novembre al cinema il film di Isaki Lacuesta “Un anno, una notte“, che farà rivivere il tragico evento del Bataclan di Parigi.
Un anno, una notte: la trama del film
Il film è diretto da Isaki Lacuesta e distribuito da Academy two. La storia si ispira al romanzo Paz, amor y death metal (2018) di Ramón González, testimone di quella notte. Lacuesta porta in scena l’indagine psicologica di un rapporto di coppia, la stessa sopravvissuta all’attacco al Bataclan di Parigi. I due protagonisti sono interpretati da Nahuel Pérez Biscayart e Noémie Merlant, due fra gli attori più talentuosi a livello europeo. Il film ci riporterà alla fatidica notte del 13 novembre 2015 in cui i prottagonisti Céline e Ramon si trovavano ad un concerto proprio al Bataclan di Parigi. Da una parte Céline cerca di dimenticare e di lasciarsi quel terribile accaduto alle spalle, dall’altra, Ramon non riesce ad evitarlo, tornando ripetutamente al trauma di quel momento. A risentirne è proprio il loro rapporto che, scosso da quell’attacco terroristico, non è più lo stesso.
Le parole del produttore: «Lacuesta è il regista di cui questa storia aveva bisogno»
Il produttore di Un anno, una notte è Ramòn Campos:
Prima ancora di chiamare l’editore per ottenere i diritti del libro, ho deciso che la persona giusta per raccontare questa storia era Isaki Lacuesta – ha dichiarato Campos che si trovava a Parigi durante quella tragica notte – Isaki aveva appena vinto premi al Festival di San Sebastian e al Festival di Mar del Plata con il suo ultimo film Between Two Waters, e quando gli ho raccontato la storia, abbiamo presto condiviso una visione per il film. Isaki è un regista noto per l’umanità con cui tratta i personaggi dei suoi film. Le storie in cui quei personaggi sono presentati sullo schermo sono disposti ad aprire la loro anima allo spettatore, evitando sempre il sentimentalismo. Questo era ciò di cui la storia aveva bisogno.
Alle parole di Campos, Lacuesta aggiunge particolari importanti per una corretta interpretazione della pellicola:
La musica è uno dei protagonisti di questo film. L’attacco è avvenuto in un’arena da concerto e uno degli obiettivi espliciti dei terroristi era quello di attaccare lo stile di vita rappresentato da quei brani che sono stati interrotti dalla sparatoria. Abbiamo cercato di fornire allo spettatore un’esperienza sensoriale potente per tutto il film, con un mix di registrazioni realistiche e lievi spostamenti di contesto per evidenziare e attirare il pubblico negli stati d’animo o negli stati d’animo del personaggio. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di permettere agli spettatori di identificarsi con l’esperienza di Ramón e Céline e, soprattutto, di farlo sviluppare la capacità di rivisitare e ripensare questi eventi, che consideriamo cruciali per comprendere il nostro mondo di oggi. A questo proposito, il film è un invito al pubblico a chiedersi: conduciamo le vite che vogliamo condurre?
Rossella Di Gilio
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