Il Papa all’autrice Alessia Nobile “Agli occhi di Dio tutti siamo i suoi figli, e questo è quello che conta!”. L’autrice transgender rivela il contenuto della lettera inviatale dal Papa. Non si può più incolpare la Chiesa: la responsabilità dei pregiudizi è di chi li fa valere ogni giorno.

La lettera del Papa ad Alessia Nobile: insieme contro i pregiudizi

Photocredit: vanityfair.it

“Bisogna raccontare, informare, perché le persone non sanno”. Queste le parole di Papa Francesco ad Alessia Nobile, donna transgender cristiana, autrice del libro “La bambina invisibile”. A raccontare l’incontro è Alessia in prima persona “Sono andata in Vaticano con un gruppo di cristiani omosessuali religiosi: loro conoscevano una suora francese amica del Papa, Suor Genevieve, che si occupava anche di aiutare le ragazze transgender”. É stata proprio Suor Genevieve a permetterle di incontrare il Papa.

L’incontro la commuove profondamente, tanto da spingerla a scrivergli per ringraziarlo. Inaspettatamente la risposta, scritta a mano dal Pontefice e firmata con un semplice “Francesco”. Le parole del Papa “Cara sorella, grazie tante per la tua mail. Mi ha commosso. Sono d’accordo con te sul problema dei pregiudizi. Fanno tanto male! Agli occhi di Dio tutti siamo i suoi figli, e questo è quello che conta! Abbiamo un Padre che ci ama, che è vicino con compassione e tenerezza. A tutti, nessuno escluso. Proprio questo è lo stile di Dio: vicinanza, compassione, tenerezza”.

L’autrice ha tenuto queste parole per sé per molto tempo, ma si è poi decisa a renderle pubbliche anche per sfatare il mito che incolpa la Chiesa delle discriminazioni che i transgender e tutta la comunità LGBTQI+ subiscono ogni giorno. “Spesso mi sento dire che in Italia il pregiudizio è tanto radicato proprio perché “c’è il Vaticano”, ma ho capito che questa frase serve solo a giustificare i propri preconcetti. Se un datore di lavoro mi scarta a priori, se al bar la gente mi deride, se vengo bullizzata, la responsabilità è solo di chi lo fa”. É stato lo stesso Papa Francesco a invitarla a continuare a raccontare la sua storia: ogni piccolo atto di coraggio del singolo è un grande passo avanti per tutta la comunità cristiana e non solo.

Francesca De Fabrizio

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