Pro Putin, contro i diritti delle donne e della comunità LGBTQI+: chi è Lorenzo Fontana

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Di Francesca De Fabrizio

Il candidato della Lega a Presidente della Camera è cattolico e tradizionalista. Fermamente contro i diritti della comuntà LGBTQI+, l’immigrazione, l’aborto e il divorzio, aspira al modello putiniano. Che cosa ci aspetta se sarà eletto?

Le idee filoputiniane di Lorenzo Fontana

Ministro per la famiglia e le disabilità prima e Ministro degli affari europei poi, adesso è il candidato della Lega come Presidente della Camera. Vediamo quali sono le idee politiche di Lorenzo Fontana. Se il tradizionalismo che lo contraddistingue non è un mistero, la posizione filoputiniana lascia esterrefatti. Contro una società multiculturale e libera, Fontana guarda a Putin come un modello da seguire “è il riferimento per chi crede in un modello identitario di società”, modello che non contempla, tra le altre cose, le unioni gay e i diritti della comunità LGBTQI+.

Cattolico ultraconservatore in difesa della “famiglia” (ovviamente solo di quella tradizionale, tutte le altre “per la legge non esistono”), nel 2019 ha dato il suo patrocinio al Congresso Mondiale delle Famiglie, associazione contro le unioni gay, i diritti LGBTQI+, l’aborto, il divorzio, la maternità surrogata. Nel 2018 ha partecipato alla Marcia per la Vita per l’abrogazione della legge 194, lo slogan “l’aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo”. Anche in questo caso il modello è quello di Putin, che sia lui che Salvini non hanno mai condannato “Da parte mia sono stato favorevolmente impressionato da tante dichiarazioni di Putin e dal grande risveglio religioso cristiano. Ho visto in questo una luce anche per noi occidentali, che viviamo la grande crisi dei valori”.

Non mancano le critiche alle posizioni estremiste di Fontana anche sui social. Alessandro Zan, deputato e attivista LGBTQI+ “I nomi della destra per la presidenza delle Camere sono una minaccia per la comunità LGBTQI+. La Russa urlava “culattone” contro un studente, Fontana negava l’esistenza delle famiglie arcobaleno. Vigileremo perché non utilizzino il loro ruolo per attaccare i diritti”. Marco Grimaldi, deputato di Sinistra e Verdi, si dichiara preoccupato ma pronto a reagire ” Sono ancora più orgoglioso di essere entrato alla Camera sotto un ombrello arcobaleno. Sono preoccupato? Certo. Sogneremo e lotteremo ancora più forte”.

Francesca De Fabrizio

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