Manca poco, anzi pochissimo per cogliere la gloria eterna nell’universo della MotoGP entrando, di diritto, nell’Olimpo dei centauri che sono riusciti a conquistare almeno un titolo mondiale nella loro carriera. Quello che potrebbe ghermire a suon di sgasate Francesco Bagnaia, per altro, sarebbe doppiamente storico e importante: un pilota italiano che trionfa su una moto tutta italiana, la Ducati di Borgo Panigale, non si vede da troppo tempo sul palcoscenico della classe regina. Manca un passettino, manca pochissimo: l’ansia sale, ma la voglia di trionfare dovrà soffocare gli istinti (normali) di terrore che il piemontese certamente vivrà nei suoi ultimi chilometri da sfidante. Sperando in un domani migliore. Da imperatore.

Le parole in conferenza stampa di Francesco Bagnaia

(Photo credits: MotoGP)

Dobbiamo continuare a spingere, sarà importante essere intelligenti e svegli questo weekend. Siamo in una posizione migliore rispetto a Quartararo, ma dobbiamo completare l’opera. Cercherà di focalizzarmi sul mio lavoro per rendere al meglio. Valencia è una pista buona per noi, nel 2021 ho vinto qui, la nostra Ducati è molto competitiva, questo rappresenta un miglioramento rispetto all’anno scorso, ma la MotoGP è un mondo pieno di sorprese, quindi dobbiamo cercare di lavorare come sempre e lottare per la vittoria. Ho avuto una stagione piena di alti e bassi. Ero competitivo anche all’inizio della stagione, ma sono caduto diverse volte. Ho analizzato i miei errori e così sono migliorato“.

Pecco poi continua durante la chiacchierata iberica che ha ufficialmente aperto questo ultimo appuntamento del Motomondiale 2022:

Valentino sarà qui a Valencia, può essere un grande aiuto avere Rossi con noi, sarà qui anche per stare vicino agli altri piloti dell’Academy. Lui sa come mi sento, conosce questa situazione, mi aiuterà come un vero coach. Penso che sarà di grande aiuto per me. Auguro a Quartararo di godersi l’ultima gara, spero sia una battaglia corretta. Penso che Fabio sia uno dei più grandi, è fantastico poter lottare con lui. In Giappone, ad esempio, sono stato troppo ambizioso. Ho dovuto imparare a essere competitivo anche in condizioni non ideali per me. Il mio obiettivo in Malesia era vincere per arrivare più rilassato qui. A Sepang ho forzato molto per vincere, allo scopo di arrivare più tranquillo qui a Valencia“.

(Credit foto – pagina Facebook Francesco Bagnaia)

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