Il 18 novembre 1626 il pontefice Urbano VIII ha consacrato la novella Basilica di San Pietro in Vaticano. Si tratta di un evento da ricordare, dopo la consacrazione della prima basilica costantiniana, avvenuta 1300 anni prima.
L’origine della basilica di San Pietro in Vaticano
La Basilica di San Pietro rappresenta il fulcro della comunità cristiana, e della stessa Città del Vaticano. I lavori per realizzare questa maestosa opera architettonica sono durati 120 anni.
Alla progettazione di questo edificio hanno partecipato i più grandi architetti della storia. Alla fine è stato realizzato la basilica che vediamo oggi, alta 136 metri e lunga 218 metri, con un area di 23 mila metri quadrati.
L’idea di una nuova basilica ha preso avvio dal Pontefice Niccolò V intorno alla metà del XV secolo, che voleva un nuovo progetto che sostituisse la basilica costantiniana del 324.
La prima pietra è stata posta il 18 aprile 1505, durante il pontificato di Giulio II.
I lavori della basilica sono stati affidati inizialmente all’architetto Bramante, che voleva realizzare una pianta a croce greca, adornata da una volta centrale. In realtà l’avvento del genio di Michelangelo Buonarroti ha sconvolto i piani di Bramante. Infatti Michelangelo ha deciso di disegnare la celebre cupola, realizzata solamente in seguito alla sua morte tra il 1588 e il 1593.
La consacrazione della basilica è avvenuta il 18 novembre 1626 per mano dell’allora pontefice Urbano VIII.
In seguito alla sua consacrazione la basilica è stata ampliata grazie al progetto di Lorenzo Bernini, che ha disegnato lo sfarzoso colonnato, alto 196 metri, e simbolo dell’abbraccio ideale che la Chiesa Cristiana da alla sua comunità.
Nel 1980 la Basilica di San Pietro è stata riconosciuta ufficialmente Patrimonio dell’Umanita, insieme al centro storico di Roma, e quindi posta sotto tutela dell’Unesco.
Sonia Faseli
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