Il 2 novembre 2020 Striscia la notizia inizia la sua inchiesta su “Watly”. Ecco cosa si è scoperto a distanza di quasi tre anni.
Striscia la Notizia e la truffa Watly
Era il 2 novembre 2020 quando cominciò l’inchiesta di Striscia la notizia su “Watly”, l’avveniristico potabilizzatore che, secondo il suo inventore Marco Attisani, si proponeva di dissetare il pianeta. “La Apple africana”: così Attisani aveva modestamente definito la sua azienda all’ex ministro Luigi di Maio, invitato a visionare il miracoloso potabilizzatore. Ma ora, dopo oltre due anni e una decina di servizi del tg satirico di Antonio Ricci, i dubbi dell’inviato Moreno Morello hanno avuto un legittimo riscontro: la Guardia di Finanza di Udine, il 10 febbraio 2023, ha disposto il sequestro di 1.581.009,75 euro a tre cittadini italiani e alle due società riferibili a uno di loro, ipotizzando il reato di truffa aggravata a danno dell’Unione europea.
«Questo perché Watly, che dal punto di vista pratico era un bluff, funzionava eccome dal punto di vista comunicativo. Documentari, uscite sui giornali e un battage mediatico che ha permesso al potabilizzatore di Attisani di accedere a oltre un milione e mezzo di euro di fondi», spiega l’inviato di Striscia.
Fondi finiti in un progetto che più che fare acqua, faceva acqua da tutte le parti: «Secondo una perizia tecnica disposta dalla Procura, quel macchinario non ha mai funzionato», riferisce a Morello il tenente colonnello della GdF di Udine Giuseppe Antonaci, che aggiunge: «In realtà, quella che hanno bevuto era acqua minerale acquistata al supermercato».
Il servizio completo questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35).
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