L’artista tedesco Boris Eldagsen riapre il dibattito sull’intelligenza artificiale con la sua immagine vincitrice.
Come riporta il ‘’Corriere della Sera’’, una fotografia intitolata “Pseudomnesia: The Electrician” ha vinto il Sony World Photography Award 2023, uno dei più importanti concorsi annuali di fotografia al mondo, nella categoria “Open Creative’’.
L’intelligenza artificiale quando diventa creativa: l’autore vince il Sony World Photography Awards ma rifiuta il premio
L’autore dell’immagine, Boris Eldagsen, ha rifiutato il premio perché questa è stata prodotta con Stable Diffusion, una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale capace di creare immagini a partire da un comando scritto dall’uomo.
“L’intelligenza artificiale non è fotografia. Pertanto, non accetterò il premio”, ha affermato.
L’immagine rappresenta un ritratto color seppia di due donne che rimanda al linguaggio fotografico dei vecchi album di famiglia degli anni ’40 del Novecento. Eldagsen ha dichiarato di aver partecipato al concorso per aprire un dibattito sul tema e capire ‘’ se i grandi premi di fotografia sono pronti per le immagini create con l’intelligenza artificiale: non lo sono’’ ha risposto.
Il sito ufficiale Sony ha cancellato l’immagine dell’opera vincitrice.
In questo caso, la giuria formata da fotografi esperti e critici della fotografia non è stata in grado di distinguere una fotografia autentica da un prodotto artificiale. Cosa accade con chi non ha alcuna familiarità con la cultura delle immagini?
L’episodio sottolinea l’importanza di applicare misure più stringenti per assicurare l’originalità delle opere presentate ai concorsi, quindi dotarsi degli strumenti per riconoscere i prodotti AI.
Non è il primo caso, l’intelligenza artificiale ha già vinto in passato. Come riporta il ‘’Ansa’’, nel 2022, un’immagine generata da Midjourney ha ottenuto il primo posto alla Colorado State Fair.
Gli episodi menzionati fanno riflettere sul fatto che l’arte sarà uno dei settori più influenzati dall’intelligenza artificiale.
Inoltre, l’opera di Eldagsen invita a riflettere sull’evoluzione della fotografia come mezzo di comunicazione. Qual è il significato di queste immagini nella cultura visiva digitale e come la tecnologia sta influenza il nostro modo di percepire e creare l’arte?
L’intelligenza artificiale creativa
L’ambizione di creare una macchina a immagine e somiglianza del cervello umano, un’intelligenza capace di calcolare, ragionare e persino dare vita a opere artistiche, ha radici lontane.
Nel 2023 l’intelligenza artificiale ha superato i limiti di ciò che si pensava fosse possibile. Programmi come Dall-E2 o Midjourney hanno la capacità di creare immagini straordinariamente realistiche a partire da una semplice descrizione testuale. Altri sistemi, come la dibattuta e bandita in Italia ChatGPT-3, hanno comprovato la capacità di scrivere testi complessi e originali in pochi secondi.
L’emergere dell’intelligenza artificiale nell’ambito creativo ha provocato un’ondata di enorme di interesse, ma anche di paura, soprattutto per coloro che temono che questa possa soppiantare la creatività umana e minacciare la loro figura lavorativa.
I sistemi basati sull’intelligenza artificiali sono simili al cervello umano in quanto hanno le proprie reti di neuroni. Queste reti – seppure artificiali – raccolgono grandi quantità di dati, li analizzano, li classificano e poi li ricombinano. Il grande passo avanti nell’intelligenza artificiale è avvenuto con lo sviluppo del deep learning, che ha reso possibile addestrare le reti neurali in tempi brevissimi e farle apprendere dall’esperienza. Questa forma di intelligenza è creativa in quanto è capace di combinare elementi distinti acquisiti attraverso l’apprendimento per generare qualcosa di nuovo.
Oggi, l’intelligenza artificiale è capace di manipolare testi, suoni e immagini con approcci sempre più raffinati, rendendo sfumata la linea tra realtà e finzione. Di conseguenza, porta al cambiamento di percepire e interagire con il mondo e l’episodio dell’immagine vincitrice ne è una testimonianza.
Alessia Carofiglio
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