È il 2 maggio 1933. Immaginate di avere un vostro albergo nelle Highlands scozzesi, di essere in compagnia del vostro compagno, di affacciarvi alla finestra e notare nel lago che costeggia la vostra proprietà, le gobbe di un mostro. Ora immaginate, che quel lago, sia il lago di Loch Ness.

La leggenda del mostro di Loch Ness

"Foto del chirurgo" del mostro di Loch Ness di Robert Kenneth Wilson - Photo Credits esquire.com

Tutti conosciamo la leggenda del mostro di Loch Ness, il famoso mostro marino soprannominato Nessie, che sembra abitare nel lago di Loch Ness, nelle Highlands scozzesi.  

La leggenda risale a circa 1.500 anni fa, precisamente nel 565 d.C.

Nel VII secolo il monaco irlandese Adamnano di Iona, scrisse nel Vitae Sancti Columbae, della vicenda di San Columba di Iona, un monaco irlandese che si trovava con i suoi compagni, nella terra dei Pitti. Nel suo tragitto, si imbatté in un funerale di un uomo morto perché aggredito mentre nuotava nel fiume, da una “bestia d’acqua” che lo sbranò e lo trascinò sott’acqua.

Il monaco mandò un seguace, Luigne moccu Min, a nuotare nel fiume. Non appena la bestia comparve, Columba fece il segno della croce e ordinò al mostro di non andare oltre e non toccare l’uomo. Le preghiere bloccarono la bestia come se fosse “tirata indietro con delle funi“. I monaci ne parlarono come un vero e proprio miracolo.

L’avvistamento moderno del mostro di Loch Ness

La leggenda iniziò a farsi spazio in seguito al circolare di notizie sugli avvistamenti (mai confermati) del mostro.  Negli anni ’30 il mito della creatura sembra essere protagonista principale di alcuni racconti. Nel 1930, dei collegiali di Drumnadrochit, raccontarono al loro professore di aver visto intorno a quel lago «un animale davvero straordinario e spaventoso nelle paludi che bordano la baia di Urquhart».

Ma la prima notizia ufficiale dell’avvistamento, risale al 2 maggio 1933I due coniugi MacKay, proprietari di un albergo sulle rive del lago, affermarono di aver visto due gobbe di uno strano animale muoversi nell’acqua  in cerchi concentrici.

Fotografia: testimonianza o manipolazione?

Sono passati novanta anni dalla prima foto ufficiale del mostro.  Una fotografia di Hugh Gray, ha come protagonista il lungo corpo sinuoso del mostro che nuota in superficie. In realtà, molti pensano che si tratti del labrador retriever del fotografo, che nuotava verso la fotocamera con un bastone in bocca.

Sull’onda della paura della popolazione, che iniziava a credere all’esistenza del mostro di Loch Ness, nel dicembre del 1933, il regista Malcolm Irvine della casa cinematografica Scottish Film Productions, realizza una pellicola proprio sul mistero della bestia del lago. Nella pellicola si vede per circa un minuto e mezzo, il mostro nuotare a 15 km/h. La pellicola, fomentata dal terrore e credenza del pubblico, ottenne un enorme successo. Per questo Irvine decise di girare nel 1936 un ulteriore filmato, in cui è presente la testa di un mostro che si alza tra le acque del lago e che si abbassa subito dopo. Le pellicole destarono incredulità da parte delle autorità scientifiche, ma alimentarono ancora di più la leggenda del VII secolo.

La foto più famosa del mostro di Loch Ness risale al 19 aprile 1934. Si tratta di una delle testimonianze fotografiche più note, passata alla storia come La foto del chirurgo. La foto, rivelatasi in seguito un falso, fu scattata da Robert Kenneth Wilson nei pressi di Invermoriston, grazie all’aiuto dell’amico Maurice Chambers.

La foto mostra una silhouette nera ricurva all’estremità, circondata da mulinelli concentrici che sembra essere la testa del mostro.  Al di sotto della testa, appare il corpo del mostro, che in un’altra foto, sparisce nell’acqua.

La foto di Wilson pubblicata il 21 aprile 1934 sul Daily Mail, fu smascherata dal Loch Ness Centre come un falso. Quello che sembrava essere il mostro di Scozia, era in realtà, un sottomarino giocattolo con sopra attaccata una sagoma a forma di testa di serpente creata da Christian Spurling, un amico di Wilson. Secondo alcuni, possiamo ancora trovare il sommergibile nel lago.

Martina Capitani

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Ph: “Foto del chirurgo” del mostro di Loch Ness di Robert Kenneth Wilson – Photo Credits esquire.com