Emma D’Aquino è una delle più apprezzate giornaliste della Rai, oltre che uno dei volti più amati del piccolo schermo.
In questo articolo cerchiamo di conoscerla meglio e di scoprire chi è Emma D’Aquino al di là e al di fuori delle telecamere.
Chi è Emma D’Aquino: età, marito, figli, lavoro e stipendio
Nata a Catania il 18 luglio 1966, Emma ha iniziato la sua carriera nella radio e nelle emittenti locali, per poi approdare a Porta a Porta condotto da Bruno Vespa nel 1996. Qui la giornalista ha avuto l’opportunità di essere protagonista dei più importanti servizi, come quello sull’attentato alle Torri Gemelle di New York nel 2001.
Appassionata di giornalismo fin dalla più tenera età ed affascinata dalla figura del presentatore/conduttore, Emma ha deciso da bambina quale sarebbe stata la sua strada professionale.
Dopo essersi laureata in Scienze Politiche nella sua città, è entrata in Rai dove, fra l’altro, è stata una inviata a Porta a Porta, il programma serale incentrato sull’attualità e la politica condotto da Bruno Vespa.
Dopo essersi occupata di alcuni dei casi di cronaca italiana più clamorosi degli ultimi anni, compreso il delitto di Cogne, la D’Aquino è passata alla conduzione del telegiornale, ma ciò non le ha impedito di impegnarsi anche in esperienze di altra natura.
La ricordiamo fra i concorrenti di Ballando con le Stelle, come spalla di Amadeus a Sanremo 2020 e, adesso, al timone di Amore Criminale, il noto programma Rai interamente dedicato ai femminicidi.
Emma D’Aquino è molto riservata sulla sua vita privata e non condivide spesso dettagli su se stessa sui social network. Ha tuttavia dichiarato di essere attualmente innamorata, ma non ha rivelato il nome del suo partner.
Non si sa molto sulla vita privata della conduttrice, si sa solo che è molto legata a suo nipote Edoardo che la segue sempre in tv. La D’Aquino ha anche un libro all’attivo, “Ancora un giro di Chiave. Nino Marano. Una vita tra le sbarre”, pubblicato nel 2019, in cui racconta la storia di Antonino Marano, detto anche u vecchio e meglio conosciuto come il killer delle carceri, il detenuto più longevo d’Italia per reati commessi in carcere.