Il 18 maggio 1969, partì la prova generale del lancio che porterà al primo sbarco dell’uomo sulla Luna con Apollo 11. La storia dell’umanità, contribuì a scriverla la missione Apollo10. I personaggi dei Peanuts, diventano mascotte del lancio: Snoopy è il modulo lunare, e il pilota di comando è Charlie Brown. Solo qualche anno prima, nell’aprile 1961, Jurij Gagarin partito da Mosca a bordo della navicella spaziale Vostok, mandava questo messaggio in orbita: “Saluto la fraternità degli uomini, il mondo delle arti, e Anna Magnani“.

Apollo 10, l’astronauta parla alla Luna

Apollo 10, foto da Thekennedyspace.com
Missione Apollo 10, foto da Thekennedyspace.com

Il programma Apollo iniziò da un sogno e un obiettivo del presidente John Kennedy. Che durante il Congresso del 25 maggio 1961, dichiarò come traguardo nazionale, far “atterrare un uomo sulla Luna“. Entro la fine del decennio. L’Apollo10 fu lanciato dalla base di “Cape Kennedy” con a bordo tre astronauti statunitensi: Thomas Stafford, John Young ed Eugene Cernan. Sfiorò la superficie della luna. Il creatore dei Peanuts Charles Schulz, realizzò direttamente per la NASA, i disegni relativi alla spedizione.

Gli astronauti ebbero reazioni diverse, davanti il panorama visibile da quella quota. Eugene Cernan, mentre comunicava con Young nel modulo di comando, esclamò con meraviglia: “Oh Charlie! Abbiamo appena visto la Terra sorgere ed è stato magnifico!”. E ancora: “Sembra che ci stiamo avvicinando così tanto che tutto ciò che dobbiamo fare è solo mettere giù il gancio di arresto e siamo lì“, gli rispose Stafford. Cernan, altrettanto emozionato ed euforico, parlava direttamente alla Luna, in un’espressione piena d’affetto e confidenza: “Siamo vicini, piccola!”. Era la prima volta nella storia americana, in cui l’equipaggio di Apollo 10, è composto interamente da astronauti veterani, senza nessun esordiente. 

Il prossimo sbarco è vicino

Due mesi più tardi, l’uomo per la prima volta arriva sulla Luna. Il programma completo di Apollo, è costato agli Stati Uniti d’America miliardi di dollari. Ma si stima che le ricadute tecnologiche abbiano prodotto almeno 30 000 oggetti, e che per ogni dollaro speso dalla NASA ne siano stati prodotti almeno tre. Inoltre la quasi totalità degli appalti venne vinta da imprese statunitensi e quindi il denaro speso dal governo rimase all’interno dell’economia statunitense. Anche dal punto di vista economico, le missioni furono un successo.

L’accensione dei motori per il rientro nell’atmosfera terrestre dell’Apollo 10, avvenne il 26 maggio, con partenza dal lato nascosto della Luna. Alla velocità tuttora imbattuta di oltre 11 km/secondo. Alle 16:52 UTC, l‘Apollo 10 ammarava nelle acque del Pacifico, dove veniva raggiunto per il recupero dalla nave della Marina americanaUSS Princeton“. Il sogno di arrivare sulla Luna era ormai a un passo. La Nasa celebra guardando al futuro la ricorrenza del 18 maggio 1969, preparandosi a riportare l’uomo sulla Luna entro il 2024. Ed ha già selezionato le 11 aziende che svilupperanno il prototipo del futuro lander che farà atterrare di nuovo un equipaggio sulla superficie lunare. Il nuovo programma si chiama “Artemis“. Come la dea greca della Luna, sorella di Apollo, in una sorta di congiunzione astrale e di sentimento.

Federica De Candia

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