È tornato in Superbike a distanza di tanti anni dopo aver gareggiato in tantissime categorie riservate alle due ruote. Danilo Petrucci è attualmente presente nel Mondiale 2023 della SBK guidando la Barni Racing Team marcata Ducati. Le prestazioni sono state fin qui altalenanti, ma la fiducia nel completo miglioramento sembra essere piuttosto alta. Il centauro ternano era presente in occasione della terza tappa del Campionato Italiano Velocità all’Autodromo di Vallelunga, dove tutto per lui iniziò.
Le parole di Danilo Petrucci sul CIV e la Superbike
“Come va? Sto un po’ meglio dopo la caduta di Misano: meno male non è stato niente di estremamente grave e sono contento di tornare qui al CIV da spettatore – ha detto Petrux ai microfoni di moto.it -. Consigli al paddock CIV? Difficile dare un consiglio in questo momento, posso sicuramente dire di crederci sempre e di far qualcosa sempre con lo scopo di divertirsi, perché quando fai questo sport con divertimento, con il sorriso, viene sicuramente meglio. Io spesso mi arrabbio, soprattutto quando le cose non mi vengono bene ed è proprio in quel momento che mi devo ricordare di questa regola. Il livello è alto nel CIV SBK; Michele Pirro va molto forte e i ragazzi alle sue spalle vanno anche loro molto forte. Sicuramente le squadre del mondiale possono venire a prendere piloti e talenti in questa categoria, anche se è sempre più difficile il salto nella massima serie. Arrivare dal campionato nazionale al mondiale è sempre più difficile, proprio per le differenze di regolamento tra i vari campionati nazionali rispetto al Mondiale. Io per esempio l’anno scorso ho corso in America con delle vere e proprie SBK.; qua nel CIV le moto sono delle stock che seguono altre regole; nel Mondiale troviamo un altro regolamento, nel BSB un altro ancora. Devo dire che il CIV è uno dei campionati più competitivi e sicuramente di livello mondiale, visto che corrono anche nelle piste giuste, situazione che, per esempio, in America non si può dire considerato che corrono su alcune piste che in Italia non sarebbero omologate neanche per le piccole Ohvale“.
(Credit foto – pagina Facebook del centauro ternano)
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