Elemental, recensione di un viaggio al centro degli elementi naturali e del cuore. La Pixar per la prima volta mette una storia d’amore nel nucleo del suo racconto e lo fa introducendo temi attualissimi, con la naturalezza tipica delle emozioni più spontanee.

Elemental recensione, la magia dei colori e dell’animazione

A colpire immediatamente l’occhio dello spettatore durante la visione di questo film ideato da Peter Sohn sono gli effetti visivi e l’animazione attenta ai minimi particolari.

A partire dalla caratterizzazione e i movimenti dei personaggi che ben esprimono visivamente la loro appartenenza ai vari elementi in natura, la pellicola si presenta subito come un gioiello prestigioso.

I protagonisti sono Ember Lumen, un’intelligente ragazza irascibile che non ha mai lasciato la sua casa di Firetown e Wade, il ragazzo acquatico pronto a mostrare le sue emozioni e a far vedere ad Ember una nuova prospettiva per vivere la sua vita.

Un gioco di compatibilità, i temi del film

I temi portati alla luce nel film Elemental hanno il pregio di essere originali e attualissimi, a partire dalla provenienza di entrambi i protagonisti.

Wade appartiene ad una famiglia “moderna” e progressista, che accetta sin da subito la sua storia d’amore con la focosa Ember.

Quest’ultima, invece, è la figlia di due genitori prettamente dediti alle tradizioni della famiglia, con il culto del lavoro in negozio e molto attaccati ad un ideale di futuro che si rivelerà non essere interamente compatibile con i sogni e le capacità della nostra protagonista.

Di qui, uno dei temi nel quale molti spettatori potrebbero riconoscersi: quante volte abbiamo perseguito la strada indicata dai nostri genitori, solo perché pensavamo di renderli orgogliosi di noi? Elemental affronta il tema dei conflitti interiori che ruotano attorno ad un martellante dubbio per il proprio futuro.

Se la Disney ci ha sempre insegnato che i sogni son desideri, in questo caso c’è l’impegno nel mostrare il realismo delle difficoltà nei legami famigliari per aspirare ad una completa realizzazione di se stessi. Importante tema in questo caso è quello dell’amore, percepito come spazio per esprimersi, massimo sostegno e incoraggiamento, nucleo di ristoro nei momenti in cui ci si può sentire inadeguati.

Chi ci ama ci accetta con tutte le nostre fragilità e il film riesce a scardinare tutti i pregiudizi legati all’aspetto o alla provenienza, che spesso ci frenano e rendono i nostri rapporti più freddi, meno umani.

Stefano De Martino e il personaggio di Wade

Ad impressionare la platea durante la proiezione, sarà senz’altro la riuscitissima performance da doppiatore del ballerino-conduttore Stefano De Martino. Nel parlato di tutti i giorni Stefano ci ha abituati ad un italiano regionale campano che spesso ha lasciato il segno durante tante presentazioni e interventi in pubblico. Questa volta, grazie alla direzione di doppiaggio di Massimiliano Manfredi, al suo talento e all’impegno mostrato per il progetto, ha messo in luce delle qualità inaspettate, tanto che per molti è risultato irriconoscibile.

In sala, davanti alla stampa ha dichiarato, infatti:

È tutto merito di Massimiliano Manfredi, grande direttore di doppiaggio che mi ha insegnato a impostare diversamente la voce. “

E’ inoltre, il nostro protagonista, Wade, ad essere uno dei nuclei centrali del film. E’ agente nella narrazione, in quanto principale motore della vicenda di trama e riesce ad intrattenere sempre il pubblico, suscitando risate e commozione a non finire.

Lo sviluppo dei personaggi principali è senza dubbio un altro grande punto forte di Elemental. La protagonista, Ember, cambia la sua prospettiva di vita e comprende lati di se stessa che addirittura non pensava di avere. Il film sa giocare bene con le emozioni e riesce a suggerire allo spettatore un messaggio forte: “E’ molto importante ascoltare ciò che sentiamo, per essere felici con noi stessi e avere un futuro soddisfacente.”

Sempre Wade è rappresentato in chiave originale dai creatori, a partire dalla caratterizzazione fuori dal comune per un personaggio maschile. Lo ha affermato lo stesso Stefano De Martino in sede di conferenza stampa:

“Wade è un personaggio maschile atipico, piange continuamente, non ha paura della sua emotività e la mette a servizio della missione di conquistare Ember. È molto ingenuo, tanto che da personaggio di acqua, non si crea il problema di toccare una fiamma.”

A lasciare il segno nella pellicola in versione italiana è senza dubbio il cantante Mr. Rain che, dopo il successo di Supereroi portata al Festival di Sanremo 2023, ha riadattato il brano del film composto da Thomas Newman, realizzando “Per sempre ci sarò”, per la colonna sonora italiana. La sua versione è molto emozionante e riesce ad entrare in testa con il suo ritornello anche solo dopo la primissima visione.

Il film Pixar sarà disponibile dal 21 giugno al cinema.

Sofia Pucciotti

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