Al via l’attesissima Haute Couture Week di Parigi, che riporta nella città della Ville Lumiere le collezioni più esclusive, con la partecipazione, in questa edizione, di 32 maison. Un’edizione di grandi ritorni, come per Valentino, che da immancabile protagonista si allontana dalla capitale per svelare lil suo show, ma anche di debutti come quello di Ashi Studio, che segna una svolta storica per la programmazione essendo il primo brand Saudita a sfilare a Parigi, senza rinunciare a qualche aggiornamento interno, come il regolare passaggio di designer alla direzione creativa di Jean Paul Gaultier, la quale, questa volta, è affidata ‘’per un giorno’’ a Julien Dossena, creative director di Paco Rabanne. E se per Parigi questi ultimi giorni sono stati segnati da rivolte civili e tumulti cittadini, l’Haute Couture si presenta come una fortezza per la moda capace di resistere alla guerriglia, riscoprendola come un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale ed attirare l’attenzione sull’attualità del Paese.

Haute Couture Week: la resistenza della moda ed il suo attivismo

Haute Couture - Photo Credits vanityfair.it

A pochi giorni dell’apertura dei grandi mausolei dell’Haute Couture, dal 3 al 6 Luglio, Celine comunica che il suo show, programmato per il 2 Luglio, è stato annullato, come forma preventiva di sicurezza degli ospiti, per via dell’attuale situazione parigina. Dopo l’uccisione di un 17enne, colpito da un poliziotto martedì mattina nel quartiere di Nanterre, si è riacceso il dibattito sulla violenza delle forze dell’ordine, che ha visto lo scontro tra civili e polizia nelle vie della città. Un evento che scuote l’industria dell’abito e obbliga i suoi rappresentati a capire come comportarsi, se sia il caso di mantenere invariata la programmazione dei 4 giorni dell’Alta Moda. E dopo qualche ora arriva la conferma: nessuna modifica, l’Haute Couture si svolgerà secondo il programma già annunciato. ‘’È un’opportunità per la moda di contribuire attivamente alla scena sociale, dimostrandosi solidale grazie alla risonanza che l’evento dell’Haute Couture Week ha a livello internazionale, portando l’attenzione dei molti sulle vie di Parigi’’, spiega la Fédération de l’Haute Couture et de la Mode, dimostrandosi vicina alla sua città e ai suoi connazionali in un discorso di solidarietà e attiva partecipazione. Ad unirsi alle parole della società le dichiarazioni da parte dell’amministrazione di Dior che esprime tutta la sua vicinanza alla gente di Parigi. Saranno, allora, dei giorni impegnativi per la città, la moda e la sicurezza, ma grazie alla collaborazione delle parti si svolgerà tutto secondo regole specifiche istituite per isolare eventi ed ospiti da tutto quello che accade fuori.

La moda: che aspettarsi?

Sono 32 le maison protagoniste dell’Haute Couture 2023, e tutte sono il simbolo di una forma antica di manualità, che risiede nell’abito made to measure, cioè nell’abito d’Alta Moda. Ma che aspettarsi da questa edizione? Abiti ampi se immaginiamo lo spettacolo di tulle di Giambattista Valli, look fluidi se si guarda ad una moda femminile socialmente impegnata per Dior, strutture complesse che incontrano l’innovazione intessuta di provocazione se si guarda a Balenciaga, sperimentazione per Ashi Studio: si è solo al principio di questo viaggio e già la creatività si accomoda in prima fila, desiderosa di conoscere le sue ultime forme espressive che mutano e diventano sempre più consapevoli del periodo storico. E come ha detto PierPaolo Piccioli:

‘’la moda è fondamentale per modificare la percezione del bello’’

perché proprio dall’abito e la sua immagine nasce l’attivismo, quello non fatto di parole scritte, ma di messaggi visivi che non si possono ignorare.

Valentino e la sua Haute Couture fuori porta

Ad incorniciare le collezioni saranno gli show e le loro location, anche questi scelte su misura per i look, come per Valentino che svela il luogo della sua sfilata pochi giorni prima: lo Château di Chantilly. Un castello-museo che ospita opere di Raffaello, Hans Memling, Watteau e Delacroix, appartenenti alla famiglia Montmorency, e ancor prima all’ultimo re Enrico d’Orleans, collezionista d’arte che nella sua vita acquistò più di quattrocento opere. È uno dei gioielli del patrimonio nazionale, che tra giochi acquatici, giardini verdi ed un’architettura pre-seicentesca, ospiterà la prossima collezione di PierPaolo Piccioli, la quale si preannuncia ‘’imponente’’, e come la storia insegna, i look potrebbero essere un tributo al luogo ospitante, in una rilettura del costume storico. Una scelta precisa che richiama gli show precedenti, a continuo di uno storytelling in veste Haute Couture che porta la moda in un viaggio a tappe per l’Europa. Dopo Roma (2022) e Venezia (2021), ora Chantilly.

La Spa galleggiante di Dior: il wellness tra gli appuntamenti dell’Haute Couture

E se l’Haute Couture è un appuntamento diverso da tutti gli altri, per esclusività e unicità, allora richiede anche un trattamento speciale, come quello ideato da Dior con la sua Spa Cruise 2023. Un’esperienza di benessere che solcherà la Senna dal 3 al 14 Luglio, ormeggiando, tra un viaggio e l’altro, al Port Henri IV. All’interno 4 cabine per un percorso di 2ore che porterà gli ospiti della Spa, realizzata negli spazi galleggianti della Stunning Excellence, a godersi i mille trattamenti con davanti i luoghi simbolo della città, permettendo a chiunque di poter essere turisti del wellness, e di guardare l’incessante movimento cittadino lontani dagli appuntamenti dell’Haute Couture.

Luca Cioffi

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