Un missile balistico a lungo raggio non identificato è stato lanciato dalla Corea del Nord verso il Mar del Giappone. Lo ha confermato l’esercito sudcoreano sottolineando che il missile ha una gittata intercontinentale. Il nuovo lancio segue di qualche giorno la minaccia di Pyongyang di abbattere gli aerei spia statunitensi che violano il suo spazio aereo. Gli Stati Uniti hanno smentito dicendo che i propri aerei si mantengono nell’area internazionale.
Il lancio del missile da parte della Corea del Nord
La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico non identificato: lo ha annunciato l’esercito della Corea del Sud. “La Corea del Nord ha sparato un missile balistico non identificato nel Mare Orientale”, ha dichiarato lo Stato Maggiore di Seul, riferendosi allo specchio d’acqua noto anche come Mare del Giappone. Il ministro della Difesa giapponese, Yasukazu Hamada, dice ai giornalisti che il missile nordcoreano è stato probabilmente lanciato su una traiettoria molto alta, secondo una modalità usata spesso da Pyongyang per evitare il rischio di impatto in Paesi vicini.
La protesta a Tokyo
Le autorità giapponesi hanno dichiarato che è caduto in acque esterne alla zona economica esclusiva del Giappone intorno alle 11.15 ora locale (4.15 italiane). Secondo il governo giapponese, l’ultimo test nordcoreano “viola le risoluzioni delle Nazioni Unite”. Tokyo ha trasmesso la sua “forte protesta” alla Corea del Nord attraverso la sua ambasciata a Pechino. Tokyo “adotterà misure di risposta rafforzando la cooperazione con la Corea del Sud, gli Stati Uniti e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, aggiunge Matsuno.
Kishida: “Bisogna rimanere in allerta”
Il premier giapponese Fumio Kishida, che è in Lituania per il vertice della Nato, ha ordinato al suo staff di rimanere in allerta. Oggi incontra il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e i rappresentanti di Australia e Nuova Zelanda. Il capo dello staff del governo giapponese ha convocato una conferenza stampa per dire che il lancio “minaccia la pace e la stabilità sia della regione che di tutta la comunità internazionale” e che Tokyo ha inoltrato una protesta formale attaverso i suoi canali diplomatici a Pechino.
Giulia Simonetti
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