Sciopero dei treni di oggi, giovedì 13 luglio 2023, confermato ma dimezzato. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha notificato infatti ai sindacati l’ordinanza con cui lo sciopero inizialmente previsto a partire dalle 3 di oggi, si fermerà alle 15 dello stesso giorno e non più alle 2 di venerdì 14 luglio. E’ quanto si legge in una nota del Mit.

Sciopero dei treni

Sciopero treni 13 luglio- Photo Credits SicurAUTO.it
Sciopero treni 13 luglio- Photo Credits SicurAUTO.it

Lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni Regionali di Trenitalia, fa sapere l’azienda. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero. Durante lo sciopero sarà comunque programmata l’effettuazione di alcune corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero. Sarà garantita l’effettuazione delle corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero, nonché dei treni regionali nelle fasce pendolari.

Garante scioperi

È arrivata dalla Commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali la richiesta al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini di valutare o la precettazione degli scioperi dei ferrovieri di Cgil, Cisl e Uil o in alternativa la riduzione delle ore di protesta. È una pec inviata in via d’urgenza al ministro delle Infrastrutture a richiedere la decisione del governo. A determinare la richiesta, si legge, il mancato accoglimento da parte sindacale della “raccomandazione ad evitare il coinvolgimento di entrambe le aziende del trasporto ferroviario che operano nell’Alta velocità in scioperi congiunti di portata nazionale” al fine di “ridurre gli effetti particolarmente pregiudiziali per l’utenza, connessi all’intensificarsi dei flussi dei passeggeri nel periodo estivo”.

I motivi della protesta dei Sindacati

Stefano Malorgio, segretario generale della Filt Cgil, commenta la decisione: “La precettazione è un’iniziativa, vergognosa, sbagliata e illegittima. Le astensioni dal lavoro sono state dichiarate secondo le leggi vigenti, valuteremo in sede legale come rispondere all’iniziativa di comprimere il diritto costituzionale di sciopero”. “Ricorreremo nelle sedi giudiziarie competenti per impugnare questo provvedimento che contrasta pesantemente con il diritto allo sciopero previsto dalla nostra Costituzione”. Ad affermarlo il segretario generale Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Roberto Napoleoni della Uiltrasporti in merito alla decisione del Mit.

Giulia Simonetti

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