Thomas Ceccon riscrive la storia dello sport italiano, vincendo l’oro nei 50 farfalla ai Mondiali di Fukuoka. Un’impresa mai riuscita a nessuno prima d’ora, in una specialità in cui l’Italia non aveva mai portato a casa alcuna medaglia. Il tutto appena 29′ dopo aver impressionato nella semifinale dei suoi 100 dorso, in cui aveva staccato il miglior crono e l’accesso alla finale, in cui partirà favorito.  Il 21enne di Schio, tesserato per Fiamme Oro e Leosport,  trionfa con il record italiano in 22”68, con una progressione fantastica dopo i trentacinque metri, che cancella il 22”79 siglato lo scorso anno in semifinale a Budapest quando poi fu quinto. Bruciata la concorrenza con il portoghese Diogo Matos Ribeiro argento in 22”80 e il francese Maxime Groussat che in 22”82 conferma il bronzo conquistato a Budapest 2022. Per l’Italia è il 24esimo oro mondiale della storia.

Chi è Thomas Ceccon

Thomas Ceccon è nato il 27 gennaio del 2001. Si era definito “pecora nera” di un gruppo fantastico, forse il più forte di sempre a suo dire. Figlio di un calciatore e di una pattinatrice, ha fatto sport fin da piccolo. Con il fratello Efrem giocavano a tennis. Sono passati al nuoto perché con i capelli lunghi, che non volevano tagliare, faceva troppo caldo. È tesserato per l’Asd Leosport/Fiamme Oro. Ha vinto il bronzo mondiale nella 4×100 sl, i bronzi europei a Budapest 2020 (4×100 sl, 4×100 misti e 4×100 sl mista). A livello giovanile, Ceccon aveva conquistato l’oro nei 50 stile libero alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires 2018 (anche argento nei 50 dorso e 200 misti, bronzo nei 100 dorso e 4×100 sl) e aveva vinto l’oro nei 100 dorso ai Mondiali giovanili del 2019.

Thomas Ceccon diventa il quarto nuotatore azzurro a salire almeno cinque volte sul podio mondiale in vasca lunga, eguagliando Massimiliano Rosolino; davanti a lui soltanto Gregorio Paltrinieri (8) e Federica Pellegrini (11).  Ceccon riscrive la storia perché mai nessun italiano aveva trionfato in due campionati mondiali e in altrettanti stili differenti. Il gigante veneto sfata il tabù farfalla: infatti è la prima medaglia iridata in assoluto per l’Italia del nuoto nella specialità.