La regista e co-sceneggiatrice di Barbie, Greta Gerwig, ha dichiarato di aver preteso un momento da “mic drop” per concludere il film. E no, non si riferisce al “sbanchiamo al botteghino” (anche se è riuscita ad ottenere anche quello.

Barbie e quella battuta finale da mic drop nel film

Greta Gerwig © radio nordseewelle

Se non avete ancora visto il super chiacchierato film con Margot Robbie nei panni della bambola più famosa del mondo e Ryan Gosling in quelli del fidanzato Ken, vi converrebbe smettere di leggere. Perché ci sono spoiler. In un’intervista a USA Today, la Gerwig spiega che il finale vuole essere sia un omaggio a Ruth Handler, inventrice di Barbie, sia un messaggio positivo per le ragazze.

Nel film, Barbie torna a Barbie Land dopo un viaggio a Los Angeles che le ha cambiato (letteralmente) la vita. Sentendosi ancora un po’ persa e alle prese con una crisi di personalità, riceve la visita dello spirito della cofondatrice della Mattel, Handler (interpretata da Rhea Perlman), che le rivela che il futuro è più importante del passato. Barbie decide quindi di diventare umana, prende il nome di Barbara Handler e fa visita a qualcuno che d’ora in poi sarà abbastanza importante nelle varie fasi della sua vita.

La battuta da mic-drop finale del film: “Sono qui per vedere il mio ginecologo”.

“In questo film, per me era importante che tutto funzionasse su almeno due livelli”, dice Gerwig a USA Today. “Sapevo di voler concludere con una battuta tipo mic drop, ma lo trovo anche molto emotivo. Quando ero un’adolescente, ricordo di essere cresciuta e di essermi vergognata del mio corpo, e di essermi vergognata in un modo che non saprei nemmeno descrivere. Mi sembrava che tutto dovesse essere nascosto.

E poi vedere Margot nei panni di Barbie, con questo grande sorriso stampato in faccia, che dice quello che dice alla fine con una tale felicità e gioia, mi ha fatto pensare che se posso dare alle ragazze quella sensazione di “anche Barbie lo fa”, è divertente ed emozionante. Ci sono molte cose di questo tipo in tutto il film. Si trattava sempre di cercare la leggerezza e il cuore”.

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