Un attacco dei droni navali sullo stretto di Kerch avrebbe danneggiato, la notte scorsa, la petroliera chimica russa “SIG”. In soccorso dell’imbarcazione è arrivata la nave “Mercury” e secondo i media statali russi, una squadra di soccorritori sarebbe stata inviata nello stretto di Kerch. Lo riferiscono funzionari locali citati da fonti russe, secondo quanto riporta l’agenzia Kyiv Indipendent.
La sala macchine della petroliera è stata danneggiata a seguito dell’attacco ucraino nello stretto di Kerch, ha spiegato il Centro di coordinamento del soccorso marino di Novorossiysk all’agenzia Tass. “La sala macchine è stata danneggiata”, ha riferito la fonte aggiungendo che l’equipaggio della petroliera è al sicuro.
Secondo il Moscow Times, invece, diversi membri dell’equipaggio della petroliera colpita sono stati feriti da alcuni vetri rotti a seguito delle esplosioni. La nave, spiega ancora il quotidiano russo, è sottoposta a sanzioni statunitensi per aver fornito carburante per aerei alle forze russe in Siria che sostengono il presidente Bashar al-Assad.
L’attacco è stato rivendicato dalla Sbu, con il portavoce Andrey Yusov che ha parlato di un «grande schiaffo» per il regime di Vladimir Putin. «In termini di sicurezza, ovviamente questa è una grande perdita per la flotta degli occupanti e per la pianificazione di ulteriori operazioni di sbarco – ha aggiunto il portavoce dell’intelligence ucraina -. L’uso di queste navi diventa più problematico, e questo è un fattore serio che gli occupanti terranno in considerazione». Diversi i filmati in circolazione sui social media, che sembrano identificare l’imbarcazione con la nave da guerra Olenegorsky Gornyak. Secondo un video visionato dal Guardian, probabilmente ripreso nella base navale di Novorossijsk, la nave sarebbe ormai inservibile, essendosi inclinata su un lato. La Cnn sembrerebbe invece in possesso di un video girato dallo stesso drone marino, che termina qualche attimo prima del presunto impatto con l’imbarcazione.