Questa sera l’Italia affronterà l’Olanda nella sfida valida per i quarti di finale degli Europei di Pallavolo maschile. Le due formazioni hanno una lunghissima storia di confronti, questo sarà il 118esimo match tra loro, ed è alla storia che spesso e volentieri si rivolge Ferdinando De Giorgi quando prepara i match. Così il CT dell’Italia è intervenuto ai microfoni della stampa presente a Bari per presentare la partita.
Ferdinando De Giorgi: “Con l’Olanda abbiamo una lunga storia”
Queste dunque le parole del commissario tecnico De Giorgi alla vigilia della sfida raccolte dalla FIPAV: “E’ difficile per noi come è difficile per loro, i Quarti sono un passaggio molto importante, il livello si alza rispetto agli Ottavi ma alla fine abbiamo lavorato tanto per crearci queste opportunità. Bisognerà battagliare e predisporsi ad una partita dove attraverseremo momenti in cui l’avversario potrà metterti in difficoltà. L’Olanda è un’ottima squadra soprattutto in attacco con un giocatore di riferimento come Nimir, attacca palloni importanti e difficili, è un giocatore difficile da fermare completamente essendo molto bravo in attacco. Il nostro compito è quello di limitarlo. L’Olanda non finisce li, è una squadra che sa giocare a pallavolo, batte bene, c’è da fare una buona partita anche dal punto di vista tecnico e tattico. Contro di noi tutte le squadre osano anche più del previsto, sanno che al servizio devono metterci in difficoltà, con noi spingono di più. Dovremo essere pronti ad avere la pazienza giusta in quei momenti”.
Il CT ha poi proseguito: “Con l’Olanda abbiamo una lunga storia, di vittorie e di sconfitte. Solitamente durante le riunioni tecniche faccio riferimento a giocatori storici delle avversarie, poi guardo Bovolenta e capisco che lui magari certi atleti non li ha neanche mai visti per la sua giovanissima età. Sarà una bella sfida, parte di una bella storia pallavolistica. Con la Macedonia è stato bellissimo con un pubblico eccezionale che ci ha dato una grande spinta, questa è una parte che ci da una mano anche se fondamentalmente siamo noi che dobbiamo andare a fare i punti, il nostro tifo è un aiuto, ma concretamente siamo noi con i punti a dover stimolare il nostro pubblico”.
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