Il maggiore sindacato degli autori e sceneggiatori di Hollywood ha annunciato la fine dello sciopero. L’annuncio del Writers Guild of America, che rappresenta undicimila iscritti, è arrivato durante le votazioni dei membri sulla bozza di accordo raggiunta con gli Studios. Il sindacato ha confermato che i produttori hanno riconosciuto “aumenti salariali e maggiori garanzie per limitare l’uso dell’intelligenza artificiale”.
Da mezzanotte e un minuto, ora della costa Ovest Usa, quando in Italia saranno le 9,01 di mattina, tutti gli autori e sceneggiatori potranno tornare a lavorare. Termina così uno sciopero che è durato 147 giorni, cominciato il 2 maggio dopo la scadenza del precedente contratto collettivo. È il secondo sciopero più lungo della storia dopo quello proclamato nel 1988 e durato 155 giorni.
Quando è iniziato lo sciopero a Hollywood e perché
In seguito alla crisi del settore dovuta alla pandemia e al cambiamento del modello produttivo portato dalla diffusione delle piattaforme di streaming, sceneggiatori e attori chiedono un adeguamento dei loro compensi a fronte di un’industria che si è trasformata.
Le richieste di attori e sceneggiatori sono: una migliore retribuzione, migliori condizioni di lavoro, contributi per le pensioni, assicurazione sanitaria, una percentuale sui guadagni data dai profitti dello streaming e una tutela circa la proposta dell’AMPTP di utilizzare l’intelligenza artificiale per scannerizzare gli attori e custodire la loro immagine in archivio (pagandoli così una volta sola).
Gli sceneggiatori avevano cominciato uno sciopero generale lo scorso 2 maggio, protestando contro i grandi produttori di Hollywood soprattutto sui termini di rinnovo del loro contratto ormai scaduto, su garanzie riguardo a tutele sanitarie e pensioni, sulle percentuali dei diritti provenienti dalle repliche in streaming (considerati iniqui se non inesistenti) e sul pericolo che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale potesse soppiantare il lavoro degli stessi autori. La conseguenza più importante dello sciopero era il blocco praticamente totale delle produzioni tv e cinema, con i set fermi per assenza di chi scrivesse copioni e sceneggiature. Se l’accordo sarà finalizzato a breve, come pare plausibile, molti set, soprattutto televisivi – come per esempio i talk show e i late night – potrebbero riaprire già agli inizi di ottobre