Francesca Mozer, 52 anni, è la compagna di vita di Zucchero. Nasce a Pietrasanta, in provincia di Lucca, ma cresce a Fiascherino – a pochi chilometri da La Spezia. Figlia di Alfred René François e di Nicoletta, che negli anni Sessanta gestiscono l’albergo Eco del Mare, a pochi passi da Lerici, piccola gemma di borgo sul Golfo dei Poeti. In passato lavora come headhunter, ossia come cacciatrice di teste, per una società americana come ha svelato in una vecchia intervista a XIX Secolo: “Nel 1992 sono andata a Ossinid, vicino a Sing Sing, New York. Uno dei posti più freddi dell’East. C’era neve dappertutto. D’accordo che ero stata allevata con sani principi di risparmio e dedizione al lavoro, ma dopo un po’ non me la sono più sentita. Ero nel campo dell’edilizia, e lì sono tutte famiglie siciliane. Visto che un po’ di sangue del sud l’ho anch’io, mi vedevano bene tutti. Ho fatto gli affari più belli della mia vita”. Poi ha svelato: “Ora ho una doppia anima. Da quando ho incontrato Zucchero, ho scoperto la Lunigiana. Sa, non c’è solo la gente di mare ad aver carattere. Anche là ci sanno fare. Quando rientro a casa, appendo la borsa e chiudo tutto fuori”.
Zucchero sempre ammaliato dalla sua compagna Francesca Mozer: “Perché mi lascia libero di essere libero”
Nel corso di un’intervista rilasciata diverso tempo a fa al magazine Vanity Fair, Zucchero aveva speso parole splendide per la moglie Francesca Mozer. La voce di Partigiano Reggiano aveva fatto intendere di essere estremamente in sintonia con la compagna, nonostante i tanti anni trascorsi assieme, lanciando anche una stoccata non da poco alla sua ex compagna.
“Io e Francesca Mozer stiamo insieme da tanti anni. Parla cinque lingue, le piace seguirmi quando le chiedo di seguirmi e mi lascia libero quando ho bisogno di essere lasciato libero. L’altra, la mia ex moglie, è stata molto crudele con me, ma per gelosia, una gelosia tremenda…”, aveva tuonato Zucchero senza entrare nel merito. D’altra parte il suo cuore ora batte solo per Francesca Mozer, la compagna che più di chiunque altro ha saputo capirlo e comprenderlo appieno.