The White Castle – Dopo Bitoku e Bamboo, continua la saga dedicata alla storia ed al folklore del magico paese del Sol Levante. Una intera collezione targata Devir, la quale continua a pubblicare titoli decisamente degni di nota. Questo gioco nasce dalle mani degli stessi genitori di Red Cathedral, ovvero Isra C. e Shei S. Mentre Joan Guardiet si è occupato della parte grafica.
Dimensioni contenute, costo altrettanto, ma riguardo la durata delle partite ci aggiriamo sugli 80 minuti; fino a 4 persone dai 12 anni in su.

The White Castle – Ambientazione & Ispirazione

Ci troviamo nella fu provincia di Harima, anno 1761.  La carica feudale più importante dell’epoca, il daimyo e consigliere dello shogunato Edo, Sakai Tadazumi, ci governa dall’alto del suo castello di Himeji. Il nostro obiettivo, da leader di piccoli clan, è quello di insediarci e far parte di tale nobiltà. In che modo? Cercando di inserire i membri della nostra famiglia, rappresentati da meeples, all’interno della corte dell’Airone Bianco (il castello di Himeji), occupando qualsiasi tipo di rango e posizione, da quelle politiche alle militari.

the white castle ph emanuele iuliano
Le aree del castello

Ponti, dadi e cortigiani – Contenuto: Con cosa giochiamo

Anche questa volta ci troviamo di fronte ad una scatola compatta, rettangolare, ma dal ricco contenuto. Apprezzo tantissimo questa scelta, sia ecologica che vantaggiosa in termini di spazio.
Con uno stile “Hokusai”, abbiamo in copertina la raffigurazione del castello protagonista. Al suo interno:

4 carte Promemoria
6 carte Azione iniziali
9 carte Risorsa iniziali
3 carte Decreto
15 carte Amministratore, 1° piano
12 carte Diplomatico, 2° piano
9 carte Daimyo, 3° piano
5 carte Giardino delle Piante
5 carte Giardino delle Pietre
9 Carte Solitario
8 tessere di Addestramento
15 tessere Dado
24 Monete di valore 1, 8 Monete di valore 5
20 Sigilli del Daimyo
4 Tessere di valore +40/+80 Punti Clan
3 Ponti
4 Domini Personali
20 Cortigiani (5 per ciascuno dei 4 diversi colori)
1 tabellone principale
20 Guerrieri (5 per ciascuno dei 4 diversi colori)
20 Giardinieri (5 per ciascuno dei 4 diversi colori)
4 segnalini Influenza
12 Cubi per indicare le Risorse: Cibo, Ferro e Madreperla
4 segnalini Airone
4 segnalini Ventaglio
1 segnalino del Round
15 dadi (5 neri, 5 bianchi e 5 corallo).

The White Castle – Come si gioca

In 3 soli round dovremo fare il possibile per insediarci a più non posso tra le grazie del Daimyo. Lo faremo tramite un posizionamento lavoratori, agibile grazie a delle azioni che potremo compiere nelle varie aree del castello dove piazzeremo i dadi da noi selezionati.

Ogni persona compierà 3 azioni, durante ogni round. Ovvero, selezioneremo 1 dado a testa seguendo l’ordine dei turni.
Alla fine della partita, vincerà chi avrà accumulato più punti clan. Questi sono indicati tramite la figura di un ventaglio (quelli rossi sono immediati, mentre quelli gialli sono di fine partita).

Durante il setup di inizio partita e di ogni round, lanceremo i dadi e li posizioneremo sui ponti in base ai risultati: in ordine crescente da sinistra verso destra. La persona di turno potrà scegliere un dado dai 3 rispettivi ponti, soltanto dalle loro estremità. I ponti ed i dadi sono di 3 colori: rosso, nero e bianco.

Tale dado, andrà piazzato in una delle varie aree del tabellone, per poi svolgervi l’azione associata. Scopriamole insieme:

the white castle ph emanuele iuliano
Ponti e giardini

Il Castello: è a sua volta suddiviso in più piani. Chiede dei requisiti di piazzamento che si basano sul colore del dado. Le azioni dipendono dalle carte presenti al momento. Vi è la possibilità di compiere fino a due azioni, se il colore del dado corrisponde a quello delle tessere omonime presenti (tali tessere vengono posizionate a caso durante il setup).

Fuori dalle mura: grazie a questa zona, potremo svolgere le azioni di piazzamento lavoratori.

Il Pozzo: questa è sempre accessibile a tutte le persone e presenta uno spazio di valore 1. Ci donerà sempre un sigillo del Daimyo e due bonus derivanti dalle tessere lì presenti.

Domini personali: tramite le nostre plance potremo guadagnare numerose risorse e svolgere azioni bonus. Man mano che posizioneremo i nostri lavoratori, si libereranno degli spazi bonus.

Ogni area riporta il disegno di un dado con un determinato valore. Esso non rappresenta un requisito minimo, ma se il valore del dado che piazzeremo sarà maggiore o minore, guadagneremo o spenderemo rispettivamente monete in base alla differenza dei valori. Sarà possibile impilare fino a 2 dadi.

Inviare i membri del clan

Guerrieri, giardinieri e cortigiani sono le persone del nostro clan che cercheremo di mandare nell’Airone Bianco.
Vi sono delle apposite icone sparse sulle carte e sul tabellone di gioco per poter svolgere questa azione.

I Guerrieri andranno nei Cortili di Addestramento. Ci faranno guadagnare immediatamente dei bonus e poi dei punti di fine partita.

I Cortigiani verranno ben accolti a palazzo, ma partiranno sempre dall’ingresso prima di giungere al terzo piano dove risiede il Daimyo. Quando raggiungono una camera, preleviamo la carta azione lì presente e la poniamo su nostro dominio. Anche loro ci faranno guadagnare dei punti vittoria di fine partita, oltre a fare da moltiplicatore per quelli conseguiti dai Guerrieri.

I Giardinieri, molto semplicemente, visiteranno i giardini della corte. Su ogni carta potrà essercene solo uno di ogni clan. Attivano delle rendite alla fine di ogni round ed ovviamente dei punti vittoria a fine partita.

La fine del round è segnalata sempre dalla rimanenza di 3 dadi totali sui 3 ponti. Quando questo episodio si ripeterà per la terza volta, allora la partita sarà conclusa e potremo passare al conteggio effettivo dei punti vittoria, dato soprattutto dai membri del clan che avremo inviato ad Himeji.

the white castle emanuele iuliano
I Dominii

The White Castle – Titoli di coda

Innanzitutto, per concludere la spiegazione, va detto che nel corso del gioco verranno fuori altri elementi che lo rendono ricco e variegato, come il tracciato “dello Scorrere del Tempo” che riordina i turni di gioco e fa collezionare altri punti.
La ricompensa Lanterna, invece, ci donerà dei bonus in base alle carte Azione che avremo conquistato.
Abbiamo nominato i sigilli del Daimyo. Essi sono delle risorse da convertire in altre risorse, monete o da spendere per compiere alcune azioni.

Quello che mi sorprende più di tutto di The White Castle, è il prezzo davvero contenuto, a mio parere. Sopratutto confrontandolo con giochi simili e di uguale fattura. Forse sarà per l’aspetto più minuto della confezione? Beh sono due punti a suo favore!

Anche questo titolo mi ha trascinato indietro nel tempo ed in un paese che amo, per la sua storia, usanze e tradizioni. The White Castle riesce ad insegnare una piccola pagina di tutto ciò.

La versione in solitario ci vedrà affrontare il Clan Tokugawa, che giocherà tramite le carte di un apposito mazzetto che riveleremo ad ogni turno.

Ambientazione: le varie aree del castello dove far insediare il nostro clan rende molto l’idea.

Interazione: indiretta sull’occupazione degli spazi.

Alea: assente.

Difficoltà: media.

Componenti: la grafica non è per niente appariscente e rende bene lo stile necessario. I materiali sono giustissimi.

Meccanismi: piazzamento dadi, azioni su carte, piazzamento lavoratori, gestione risorse.

Questo freddo inverno, ricopre di neve il castello; rendendolo ancora più etereo che mai. Vorrei essere lì…

Have a good game!

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