“Popori Arc“, è questo l’arco narrativo dalla quale ricomincerà l’opera di Hideaki Sorachi, un’opera che prosegue la propria storia da ormai più di un decennio. Dopo la recente uscita del film “live-action” Gintama Mitsuba-Hen, anche la sua versione anime tornerà finalmente sul piccolo schermo ad Ottobre 2017!
Gintama (la cui traduzione letteraria sarebbe “Anima d’argento“) è un manga comico giapponese realizzato da Hideaki Sorachi, serializzato dall’ 8 Dicembre 2003 sulla celebre rivista settimanale Weekly Shonen Jump, da quest’opera è stata tratta anche una serie anime a partire dal 4 Aprile 2006 che ormai vanta più di 300 episodi, il suo sequel è ormai uno dei titoli più attesi dell’intera (ormai prossima) stagione autunnale, ma per quale motivo?
Le ragioni per cui Gintama ha riscosso tanto successo nel corso degli anni possono essere molteplici ma affascinanti, volendo fermarci alla sola apparenza esso sembra un anime divertente, demenziale, che riesce ad assuefare il pubblico e trascinarlo nella propria comicità episodio dopo episodio, eppure questo genere di opera dovrebbe essere meno apprezzata in occidente, essendo un tipo di comicità prettamente nipponica, ben lontana dalla comicità all’italiana o all’americana alla quale siamo abituati. La sua ambientazione è particolare quanto affascinante, ma pur essa molto radicata nella cultura orientale.
Gintama si svolge in un Giappone a metà fra quello moderno e quello del periodo Edo (Edo è anche il nome della città principale della trama). Durante tale periodo gli alieni detti Amanto (letteralmente “Gente dal Cielo“) hanno attaccato la terra e costretto lo shogunato alla resa. E’ stato costruito il “terminale”, un’alta torre nella città che fa da porto per le navi spaziali. Hanno proibito di portare la katana in pubblico, cancellando la casta dei samurai. Nonostante questo gli alieni hanno portato innovazioni sulla terra e, di conseguenza, si è formato un ambiente a metà fra due epoche: esistono tanti oggetti moderni quanto tradizionali, appartenenti al periodo Edo, nonché le istituzioni dell’epoca (shogunato e shinsengumi).
Ambientazione e tipo di comicità lo renderebbero un prodotto assai ostico per il mercato italiano (e occidentale), nonostante ciò quest’opera sembra aver conquistato il cuore di un inaspettato numero di fans, rendendolo oggi una delle colonne portanti dell’intero mondo anime e manga.
Se ambientazione e comicità lo rendono una gran bella opera, una sua pecca potrebbe essere considerata la trama: Gintama non si propone come un mero anime demenziale, in cui la trama potrebbe esser messa in secondo piano, ma ha con se l’ambizione di trattare più generi: azione, storico alternativo, fantascientifico e quant’altro. Gintama invece è un anime che sa davvero far ridere lo spettatore, così tanto da causare risate persino quando la situazione vorrebbe esser vista con maggiore obiettività, la trama è lenta e prende forma episodio dopo episodio senza quasi accorgersene. L’autoconclusività degli episodi sono sicuramente un pregio alla sua comicità ma una falla per chi, da un anime, ricerca una trama più profonda ed intricata, soprattutto da un’ambientazione così promettente.