Dopo la fine del matrimonio con Frances Tomelty, Sting si è legato alla moglie Trudie Styler che ha sposato nel 1992 dopo dieci anni di convivenza: dalla loro unione sono arrivati i figli  Brigitte “Mickey” Michael (1984), Jake (1985), Eliot Paulina (1990) e Giacomo Luke (1995).

L’artista e le dolce metà saranno tra gli ospiti del programma Che Sarà, condotto da Serena Bortone, in onda stasera dalle 20 su Raitre. Nata a Birmingham nel 1954, dopo aver lavorato presso la Bristol Old Vic Theatre School, Trudie Styler inizia a lavorare partecipando ad alcune produzioni della BBC, fra cui Poldark del 1977.In seguito la Styler parteciperà a numerose produzioni cinematografiche e televisive come Modì, Empire, Friends (in cui interpreta se stessa, in un episodio da lei prodotto) e il thriller italiano Mamba. Come regista ha diretto il documentario The Sweatbox (2002) e il cortometraggio Wait (2005). A metà anni novanta fonda la casa di produzione Xingu Films, con la quale produce alcuni film indipendenti come Guida per riconoscere i tuoi santi. In seguito diventa produttrice esecutiva dei film di Guy Ritchie Lock & Stock – Pazzi scatenati Snatch – Lo strappo.

Sting, l’incontro con la moglie Trudie Styler

Sting e la moglie - Ph © LaPresse

Nei primi anni Ottanta l’incontro con Gordon Summer, meglio conosciuto come Sting, marito della sua migliore amica, Frances Tomelty dalla quale si era separato nel 1994. Dopo tantissimi anni di convivenza arrivano le nozze il 22 agosto 1992 a Camden alle porte di Londra. Il cantautore e la seconda moglie erano già genitori di Brigitte Mickey Michael, Jane ed Eliot Paulina, avuti rispettivamente nel 1984,1985 e 1990: successivamente arrivava il quarto figlio Giacomo Luke. Lo scorso anno la coppia ha festeggiato i 30 anni insieme con un megashow nel quale l’ex Police si è esibito in concerto con il figlio Joe (nato dal predecedente matrimonio) nella tenuta di famiglia a Il Palagio nei pressi di Figline Valdarno, occasione nella quale il cantautore ha proposto agli ospiti anche il vino prodotto nei vigneti toscani. Riguardo la scelta di acquistare la tenuta italiana,

Sting aveva dichiarato al settimanale Sette : “La nostra avventura in Italia? In realtà era un modo per vendicarci!”  La voce di Every Breath You Take furono derisi dal duca Simone Vincenzo Velluti Zati di San Clemente, all’epoca proprietario della tenuta, offrì loro un vino rosso da una caraffa che pensavano essere di produzione locale e non certo un Barolo: “L’abbiamo scoperto dopo un po’ di tempo quando lo servimmo a dei nostri ospiti …Ho visto che qualcuno vuotava il bicchiere nelle aiuole” prosegue l’artista nel racconto spiegando che per vendicarsi decise di dimostrare che era “possibile produrre del vino ottimo anche ai vigneti del Palagio”. La Styler riguardo la tenuta aveva aggiunto: Quando io e Sting vedemmo questa casa, lui mi chiese cosa ne pensassi e io dissi che dovevamo prenderla: ‘Ne sei proprio sicura?’ mi disse e io risposi ‘Sono sicura perché potremmo regalare ai nostri figli e amici delle estati che faranno sentire loro che nulla potrà andare storto…”.  Fonte FirenzeMadeInTuscany

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