Uno dei tipi di dieta che va sicuramente di moda quest’anno è il digiuno intermittente. Seguita da molte star, questa dieta prevede l’alternanza tra pasti e digiuno e si può fare attraverso diverse modalità di tempo. Essa però comporta non solo benefici per l’organismo, ma anche rischi soprattutto se si seguono metodi fai da te.

Digiuno intermittente, cos’è e come funziona

Il digiuno intermittente è una delle mode del momento, fonte projectinvictus.it
Digiuno intermittente, fonte projectinvictus.it

Una delle tendenza del momento, seguita da molte celebrità, come ad esempio Jennifer Aniston, è il digiuno intermittente. Si Basa sull’alternanza tra pasti e periodi più o meno lunghi di digiuno. Questo tipo di dieta, come scrive Petra Bracht in “Digiuno intermittente – Per dimagrire e vivere più sani e più a lungo” , “attiva un meccanismo innato nei nostri geni”, in particolare, spiega Bracht, durante il digiuno “si verifica la cosiddetta autofagocitosi, l’autodigestione e il riutilizzo dei rifiuti nelle nostre cellule e negli spazi intercellulari. Questo programma di riciclo interno è un dispositivo geniale del nostro corpo”. Questo vuol dire che il nostro corpo ricicla energia smaltendo gli elementi nocivi, favorendo non solo la perdita di peso ma anche un aumento della longevità del nostro corpo.

Non esiste però un modello unico di digiuno intermittente, ma a ciascuna persona si adatta un modello personalizzato. Il più seguito è il 16:8 che comporta durante la giornata 16 ore di digiuno e 8 ore per i pasti. Ad esempio: si pranza alle 12 ed entro le 20 si cena. Durante le ore dei pasti bisogna, inoltre, assumere necessariamente tutte le calorie utili alla giornata. Un’altra forma di digiuno intermittente più radicale è senza dubbio OMAD (One Meal a Day) che prevede un solo pasto durane il giorno, ma è una dieta consigliata per poco tempo.

I benefici e rischi

La dottoressa Elena Dogliotti, Biologa Nutrizionista e Supervisore Scientifico per Fondazione Umberto Veronesi, come riportato da La Repubblica, spiega che: “Si parla di digiuno da tantissimo tempo. Il fatto di avere un apporto calorico adeguato, se non leggermente al di sotto dei fabbisogni dettati da linee guida internazionali, sembrerebbe essere, secondo gli studi, importante per la prevenzione di malattie croniche come diabete, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore e correlato ad un minor livello di infiammazione cronica di basso grado”. Questo perchè il digiuno intermittente favorisce l’abbassamento dei livelli d’insulina nel sangue, rallenta lo stress ossidativo, non va ad intaccare la massa muscolare e comporta lo sviluppo dell’ormone della sazietà a scapito di quello della fame.

Tuttavia, continua la Dogliotti, se si segue questo tipo di dieta “occorre non improvvisare, ma affidarsi sempre ad un professionista che aiuti ad identificare il regime alimentare migliore per la salute, in base alle caratteristiche ai gusti e agli obiettivi di ognuno”. Questo perché ci sono diversi rischi da tenere presente. Innanzitutto il periodo della prima fase di adattamento, che potrebbe non risultare efficace. A questo si aggiunge il fatto che non esiste un tipo di digiuno intermittente adattabile universalmente a tutti, ma ognuno deve seguire il proprio schema creato in base al proprio stile di vita ed ai propri obiettivi da raggiungere.

Questa forma di dieta è sconsigliata per chi soffre di disturbi alimentari, perchè può portare abitudini alimentari sbagliate come la tendenza a digiunare o ad abbuffarsi. Infine Il digiuno intermittente è da evitare per donne in gravidanza o in fase di allattamento e giovani in fase di crescita.

Stefano Delle Cave

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