Oggi ricorre l’anniversario della morte di Aberto Moravia, morto a Roma il 28 novembre 1990, noto scrittore italiano. Particolarmente conosciuto e di grandezza mondiale il suo primo romanzo “Gli indefferenti”. Scritto durante il suo periodo di convalescenza a Bressone, 1925 ( Moravia soffriva di grave patologia alle ossa, conosciuta come malattia di Pott) e pubblicato nel 1929, dalla casa editrice Alpes, diretta da Arnaldo Mussolini. Dal 1927 Moravia intraprende una carriera letteraria a pieno ritmo, collaborando nella rivista Novecento, con Bontempelli e Alvaro, rivista su cui pubblica diverse novelle. La carriera di Moravia fu lunga e prolifica e non solo sotto l’aspetto letterario. Moravia lavorò inoltre come tragediografo, critico cinematografico, saggista e anche politico, e quanto la sua carriera anche la sua vita sentimentale fu molto varia e vasta. Molte donne fecero parte della vita di Alberto Moravia, ma di particolare importanza fu il rapporto con Elsa Morante e Dacia Maraini.

il 1936 e l’incontro con Elsa Morante

Alberto Moravia, il rapporto con Elsa Morante e Dacia Maraini
ph The vision.

I due entrambi romani ma provenienti da mondi diversi si conobbero nel 1936 grazie a Giuseppe Capogrossi. GIà dopo il primo incontro i due si innamorano, ma il lorro sarà un amore tormentato sin da subito. Nel 1941 Alberto chiede ad Elsa di sposarlo, ma il matrimonio avvenne senza feste o sfarzo, poichè in quegli anni Moravia era tenuto sotto controllo dal fascismo. Nel 1943 sono costretti a fuggire a Napoli poichè il nome dello scrittore è presente nelle liste nere del fascismo. I due bloccati a Fondi dovettero ripararsi nella Ciociaria. Moravia in quegli anni non potè più scrivere sui giornali nè con il suo vero nome (Alberto Pincherle) ne sotto psudonimo. Furano finalmente liberi nel 1944, ed ebbero la possibilità di tornare nella capitale. Ma finita la guerra il loro rapporto iniziò ad incrinarsi. La fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50 fu un periodo prolifico per entrambi e forse creò qualche rivaltà. Della loro relazione molto si può ricavare dalle lettere di Moravia contenute nella raccolta Quando verrai sarò felice, e da quelle di Morante alle amiche nella raccolta Diario 1938.

Le lettere in cui Elsa parla di Alberto sono soprattutto quelle indirizzate alla sua amica Monica Valli. In una lettere definisce il rapporto tra loro una peste. E in un’altra lettera precisa come Moravia abbia plagiato un suo racconto: “detto racconto è un plagio (mediocremente riuscito) di un mio breve racconto […]. Lo dico non per rivendicare nulla (ché una milionaria d’idee come me può anche permettersi il lusso di regalare un’idea) – ma semplicemente perché altrimenti fra qualche anno, quando si saran confuse le date, voi estimatori di Alberto e razzisti antifemminili sareste capaci di dire che sono stata io, in quel mio racconto, a plagiare lui!” Mentre in alcune lettere di Moravia si legge come lui abbia continuato ad amarla, nonostante lei spesso non avesse delle parole felici per lui. Ma sono gli stessi anni in cui Moravia la tradisce e cerca di allontanarsi dal tetto coniugale. I due si separano solo nel 1962 senza mai divorziare.

Il 1962 e il rapporto con Dacia Maraini

Il 1962 fu l’anno in cui Moravia conobbe Dacia Maraini, mentre Elsa ebbe una relazione con il registaLuchino Visconti. Un’altra lunga storia d’amore fu quella con Dacia Maraini. Maraini in una intervista fatta da Aldo Cazzullo per il Corriere della sera ha raccontato un po’ del suo rapporto con lo scrittore. Racconta che lo conobbe poiché per pubblicare il suo primo libro Bimba mia, le serviva una recensione di un famoso scrittore. Racconta di come fosse gelosa di Moravia, per le tante donne avute in passato e per come fosse corteggiato anche all’epoca: “E capitava, perché Alberto era corteggiatissimo, le donne gli si infilavano in casa… Ma anche dopo siamo rimasti amici.”

Nell’intervista parla di diverse figure importanti di quell’epoca e lascia anche qualche commento per quanto riguarda la sua amicizia con Elsa Morante. Alla domanda se Elsa potesse essere gelosa, risponde: “Elsa e Alberto non erano più insieme da tempo. Lei ebbe altri amori. Luchino Visconti, che era bisessuale; e Alberto notava che per amor suo Elsa, che era romana, parlava con l’accento milanese. Bill Morrow, il pittore: bello, omosessuale, drogato, si gettò dall’Empire State Building”

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Marta Francesca Esposito