Sì, la sostenibilità è diventato il must have beauty per il 2024, possiamo dirlo forte e chiaro e ne siamo anche fier*. La sostenibilità è sempre più importante soprattutto negli USA per tutt* gli appassionati di beauty. E a rivelarlo NielsenIQ in un recente rapporto. Anche se le definizioni di sostenibilità possono variare, sta diventando sempre più importante per chi decide di rivolgersi ad un determinato brand rispetto ad un altro.
La sostenibilità è diventato il must have beauty per il 2024
Sostenibilità significa tante cose: può essere l’uso di materiali riutilizzabili, può essere un’azienda che limita il consumo di acqua, adottare il commercio equo e solidale. Tutti infatti pensano sia solo legato all’impatto ambientale, e non anche a quello sociale. Secondo il sondaggio NielsenIQ, infatti, il 61% dei consumatori associa la sostenibilità ai benefici per il pianeta, il 57% alla conservazione delle risorse naturali e il 54% alla riduzione dell’inquinamento. Solo il 33% la associa a migliori condizioni per i lavoratori e il 26% a contributi sociali.
Ma la cosa che rincuora di più è che il mondo del beauty sta diventando sempre più attento alla questione. E questo deriva da una maggiore attenzione di chi acquista: infatti il 62% ha dichiarato che la sostenibilità è più importante per loro rispetto a due anni fa. La sua prevalenza nei notiziari e gli effetti visibili nel mondo reale stanno spingendo questa consapevolezza verso l’azione . “Inizialmente concentrati sull’eliminazione degli ingredienti percepiti come ‘dannosi’, i consumatori ora cercano prodotti che non solo soddisfino gli standard di bellezza pulita, ma che riducano anche al minimo l’impatto ambientale”, spiega NielsenIQ. Secondo la società di ricerche di mercato, i segmenti sostenibili del beauty stanno registrando una crescita sostanziale in termini di dollari, con i prodotti compostabili in aumento del 30,9%, quelli cruelty free del 18,1% e quelli plastic free del 12,2%.
Pertanto, i consumatori stanno passando da una skincare pulita 1.0 incentrata sugli ingredienti – con indicazioni come “senza parabeni” o “senza solfati” – a una bellezza pulita 2.0 che comprende anche le preoccupazioni ambientali, prima forse di amalgamare anche le questioni sociali.
Di conseguenza, i consumatori prestano maggiore attenzione all’imballaggio, con un significativo aumento del 64% delle ricerche di opzioni ricaricabili.
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