Il calcio è uno specchio della vita, fatto di alti e bassi, di vittorie esaltanti e sconfitte amare e nel mondo del pallone ad essere spesso al centro dell’attenzione è l’allenatore, chiamato a guidare la squadra attraverso le tempeste della competizione e a raccogliere grandi ovazioni o pesanti accuse tanto dalla dirigenza quanto dai tifosi, giudici integerrimi di ogni match.
Maurizio Sarri, da tre anni alla guida della Lazio, questo lo sa bene e nel corso della sua permanenza a Roma ha vissuto un percorso intriso di sfide e ambizioni portando risultati che non sempre hanno soddisfatto i tifosi che, spesso, hanno manifestato disaccordo con le scelte del tecnico: e, in effetti, l’undicesima posizione con ben venti punti di distacco dall’Inter capolista non piace a nessuno, neanche all’allenatore che tuttavia non ha mai avuto dubbi sulla validità della rosa in campo, quanto piuttosto sulla mentalità della squadra che ha lasciato aperti spazi laddove non avrebbe dovuto permettendo sconfitte in partite facili che si sarebbero potute e dovute evitare.
Nonostante le difficoltà , e le voci sul caso, Sarri ha più volte dichiarato che, per quanto lo riguarda, la sua permanenza alla Lazio non è in dubbio: a Formello ha trovato la sua dimensione e l’intenzione è, con i dovuti presupposti, quella di rimanere. Le parole del tecnico riflettono la sua determinazione nel costruire qualcosa di duraturo nella Capitale, qualcosa che va bene al di là di singole sconfitte e vittorie.
Certo è che il rendimento della squadra finora non è stato soddisfacente: la dualità tra le prestazioni in campionato e in Champions League ha caratterizzato il percorso della Lazio degli ultimi anni, come indicato dallo stesso Sarri che ha riconosciuto che quest’anno, al contrario di quello passato, la squadra sta performando bene in Champions e male in campionato. Il doppio impegno è una sfida ulteriore per il tecnico, che deve bilanciare le energie e le risorse della squadra tra le diverse competizioni.
Nonostante le difficoltà , comunque, il tecnico partenopeo sorride della critica mossa più spesso dai tifosi, ovvero che la Lazio da almeno tre anni sia in crisi, sostenendo che una squadra in crisi non vince certo tre partite in una settimana, come accaduto. Un’autoanalisi suggerisce una consapevolezza dei momenti difficili attraversati, ma anche una speranza di miglioramento e viene confermata dalla volontà di Lotito a confermare Sarri anche per la prossima stagione, confermando la fiducia riposta in lui. Dalle ultime indiscrezioni, infatti, sembra che la prospettiva di un rinnovo contrattuale per Sarri non sia realmente in discussione, con Lotito che appare incline a rinnovare il contratto del tecnico, consolidando così la sua permanenza alla guida della Lazio.
Il bilancio del triennio di Maurizio Sarri alla Lazio è un mix di sfide, alti e bassi, ma anche di speranza e ambizioni per il futuro, ma soprattutto di determinazione. La strada è ancora lunga, e la squadra è chiamata a superare le criticità per raggiungere gli obiettivi prefissati, ma dando uno sguardo alla Serie A quote è evidente che la reputazione della Lazio, che comunque l’anno scorso ha chiuso il campionato in seconda posizione alle spalle di uno scatenato e inavvicinabile Napoli, non è scalfibile con qualche incertezza. Certo ora i tifosi e la dirigenza auspicano ad un’inversione di rotta decisa, che porti nuovamente la squadra a raggiungere risultati più degni del nome di questo club.