Ritmi frenetici nel Mondiale di Formula 1 con scuderie e piloti che viaggiano in giro per il mondo per buona parte dell’annata. Calendari certamente duri in F1 che possono portare diversi problemi di salute (leggeri) ai protagonisti del Circus. Degli effetti collaterali dei quali ha parlato, recentemente, George Russell: il corridore di Mercedes ha rivelato che la sua frequenza cardiaca aumenta del 25% quando è in giro, rispetto a quando vive una vita più sedentaria.

F1, i calendari duri influiscono sulla salute dei piloti: le parole di George Russell di Mercedes

A causa dei passaggi da un fuso orario all’altro la mia frequenza cardiaca durante il sonno notturno è in media circa il 25% più alta rispetto a quando mi trovo stabilmente fisso in un luogo – queste le dichiarazioni di George Russell, pilota di Mercedes, ai microfoni del portale specializzato RacingNews365.com -. Quest’estate ho trascorso due settimane in uno stesso luogo, il periodo più lungo degli ultimi tre anni, e la mia frequenza cardiaca è stata la più bassa di sempre – ha proseguito l’inglese – durante l’inverno si stabilizza sempre in un punto basso. Poi, non appena inizio a viaggiare, aumenta. Sicuramente dormo di meno, recupero di meno, il che è naturale quando si salta da una parte all’altra del mondo. Non è solo una sensazione, ci sono i dati che lo confermano“.

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