Dalla regia di Carlo Vanzina , ecco il primo di una lunga lista di cinepanettoni: Vacanze di Natale (1983) , film che torna in sala il 30 dicembre per i suoi 40 anni; un classico natalizio all’ italiana che racconta le vicende di alcuni personaggi incontratisi a Cortina d’Ampezzo, nota località sciistica del Veneto, divenuta teatro di battute irriverenti e scene comiche, tipiche di questi film. Nel cast Christian De Sica, Jerry Calà e Claudio Amendola che interpretano rispettivamente Roberto Covelli, Billo il pianista del night-club e Mario Marchetti; la pellicola riscosse un grande successo fra gli italiani ,incassando quasi 3 miliardi delle vecchie lire e conquistando il 9° posto tra i film migliori della stagione cinematografica italiana del 1983-1984 .

La recensione del primo cinepanettone

Jerry Calà in una scena de "Vacanze di Natale" . Photo credits: Gaumont
Jerry Calà durante una scena de “Vacanze di Natale”. Photo credits: Gaumont

La storia gira attorno a pochi ma centrali personaggi: Billo ,il pianista playboy che non si fa problemi a saltare da un letto all’altro; Roberto Covelli , romanaccio ipocondriaco figlio di famiglia benestante e infine Mario Marchetti , personaggio positivo , figlio di una delle due famiglie protagoniste della storia.

Il film pone una prospettiva sulla differenza di classe e di ricchezza: nei modi, nei luoghi comuni , dimostrando che non tutto è regolato dal denaro. La pellicola mostra anche diversi intrighi e tradimenti , ponendo l’attenzione sulla figura di Billo, sempre invischiato in relazioni da una notte per il puro gusto della “Libidine”; da lui nasce il detto “Non sono bello, piaccio” , storico aforisma utilizzato da molti per ironizzare sulla propria estetica: infatti Billo risulta non particolarmente attraente, ma quel tipo di uomo con cui ci si può divertire , spensierati in settimana bianca, un individuo con cui cambiare i piani rigidi e boriosi della routine.

Vacanze di natale è un film leggero adatto a chi vuole staccare un po’ la spina dai problemi , tornando in quegli anni ’80 oramai passati , ripercorrendo musiche e atmosfere che compiono quest’anno 40 anni .

Il fulcro, il linguaggio e la musica

Padre del filone, il film conserva quell’umorismo tipico dei cinepanettoni , senza però cadere troppo nel ridicolo; il contrasto tra le due famiglie, Covelli e Marchetti viene marcato soprattutto dai pregiudizi della prima verso la seconda, ironizzando sul comportamento, a loro dire rozzo, di un certo tipo di ceto sociale. Il linguaggio non è alto, caratterizzato da un dialetto romano e milanese condito con battute colorite ,la pellicola non è sicuramente per chi cerca qualcosa di impegnativo, ma risulta comunque un cult del genere.

Il ritorno di vecchie fiamme , la scoperta di nuovi amori tra i monti delle dolomiti, una Cortina all’insegna della passione , della musica: con tracce di Vasco Rossi, Ornella Vanoni e Antonello Venditti per citarne alcuni. Dal 30 dicembre al cinema, Vacanze di Natale sarà un viaggio nel passato per i nostalgici del genere.

Simone La Porta

Seguici anche su Google News