Un missile russo è penetrato nello spazio aereo della Polonia, sorvolando il paese Nato per ben 40 km prima di piombare sulla vicina Ucraina dove era diretto e dove probabilmente è esploso. Lo confermano le autorità polacche e gli stessi radar della Nato dopo numerose segnalazioni arrivate venerdì mattina da parte dei residenti nella regione di Lublino, al confine con l’Ucraina.

“Abbiamo sentito un fischio metallico e poi un oggetto nero che si muoveva a grande velocità nel cielo verso sud-est, verso la città di Czartowczyk e il confine con l’Ucraina. Era lungo al massimo due metri e volava piuttosto basso, ben al di sotto dell’altezza che possono raggiungere gli aerei, anche quelli piccoli” ha raccontato il sindaco di un villaggio della zona.

L’episodio poco dopo le 7 del mattino, nelle fasi finali del sanguinoso attacco russo all’Ucraina scattato nella notte del 29 dicembre. La violazione dello spazio aereo ha fatto scattare immediatamente l’allerta in Polonia con una riunione d’emergenza dell’Ufficio di sicurezza nazionale.

L’analisi dei dati dei radar ha confermato poi che si trattava di un missile da crociera russo che è entrato e poi è uscito dalla Polonia nei pressi del villaggio di Horodło. Secondo quanto affermato dal capo di stato maggiore delle forze armate polacche, il generale Wiesław Kukuła, il razzo è rimasto in Polonia per circa 3 minuti percorrendo una distanza di circa 40 chilometri.

La Polonia ha subito informato gli alleati Nato. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha sentito il presidente polacco, Andrzej Duda, Come scrive lo stesso Stoltenberg su X, la “Nato è solidale con il suo stimato alleato e sta monitorando la situazione”. “Resteremo in contatto mentre vengono stabiliti i fatti. la Nato rimane vigile” ha concluso il segretario generale. Anche dal Dipartimento di Stato Usa hanno assicurato: “Siamo consapevoli dell’incidente e siamo in contatto con le autorità polacche riguardo a questa questione. Continueremo a prendere molto sul serio la sicurezza della Nato e continueremo il nostro impegno per difendere gli alleati”.

L’agenzia di stampa RIA Novosti ha citato Andrei Ordash, incaricato d’affari russo a Varsavia, secondo cui la Polonia non ha fornito prove della violazione del confine.

Venerdì mattina presto degli aerei da caccia F-16, due polacchi e due americani, sono stati fatti decollare dalle basi in Polonia, così come una nave cisterna alleata, a causa dell’attività di aerei russi a lungo raggio, ha scritto su X il Comando operativo delle forze armate polacche.

Mosca non darà una spiegazione per il missile nello spazio aereo polacco finché non avrà “prove concrete” che fosse russo, ha detto Andrei Ordash, incaricato d’affari russo in Polonia, dopo essere stato convocato al ministero degli Esteri polacco.

Secondo RIA Novosti, un organo di stampa russo allineato al Cremlino, Ordash ha dichiarato: “Fino a quando non verranno fornite prove concrete, non forniremo alcuna spiegazione, perché queste accuse sono infondate”.

Ha sottolineato l’incidente del novembre 2022, quando un missile uccise due persone in un villaggio di confine polacco.

“Allora hanno cercato di incolpare anche la parte russa per questo incidente. Successivamente si è scoperto che il missile era stato lanciato dall’esercito ucraino”.