È di 24 morti il bilancio dell’ultimo attacco ucraino di ieri sulla città russa di Belgorod, secondo le autorità di Mosca citate dall’agenzia Tass.
Ci sono anche 109 feriti. Il governatore regionale Vyacheslav Gladkov ha spiegato che una persona è deceduta durante la notte in ospedale per le ferite riportate e che medici e funzionari si stanno preparando a trasferire 25 persone gravemente ferite nelle cliniche federali.
Dei 109 feriti nel raid di ieri, 25 rimangono in gravi condizioni. I bambini deceduti sono 3, mentre altri 17 sono feriti.
Attacco ucraino su Belgorod
Gladkov su Telegram ha specificato ancora che nel raid ucraino sono stati danneggiati 30 condomini, 381 appartamenti, 3 case private, strutture pubbliche, tra cui una scuola, un liceo e un asilo e molte automobili.
La risposta russa non si è fatta attendere e nella notte scorsa le forze di Mosca hanno lanciato in poche ore due attacchi con droni di fabbricazione iraniana “Shaeed” contro la città ucraina di Kharkiv, causando il ferimento di 26 persone, tra le quali due minori, e danneggiando diverse infrastrutture civili.
Lo riporta il sito ucraino Kiyv Independent, che cita un posto su Telegram del sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov. “Sono stati colpiti diversi edifici residenziali nel centro della città. Ci sono degli incendi. Tutti i servizi competenti sono già sul posto”, ha dichiarato Terekhov, secondo cui sono state distrutte le reti di approvvigionamento idrico della città, e danneggiati un gasdotto, un asilo e un ospedale
“Questo attacco non resterà impunito”, ha tuonato il ministero della Difesa russo, secondo cui la contraerea è riuscita a intercettare due missili e “la maggior parte” dei razzi lanciati contro la città vicina al confine ucraino: altrimenti, ha sottolineato, le conseguenze sarebbero state ancora peggiori. E mentre il presidente Vladimir Putin viene “informato” della situazione, la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova ha puntato il dito contro “i Paesi dell’Ue che continuano a fornire armi” all’Ucraina e contro “la Gran Bretagna che, in coordinamento con gli Stati Uniti, incita il regime di Kiev a compiere azioni terroristiche, rendendosi conto che la controffensiva ucraina è fallita”. Mosca ha quindi chiesto e ottenuto la convocazione di una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sull’accaduto.