La linea tracciata e da seguire è quella del miglioramento: da anni le modifiche alle moto inseguono il fatto che poi possano raggiungere velocità decisamente più elevate. Il problema, sostiene il pluricampione Valentino Rossi, è che ora il raggiungimento di tali velocità possa essere un rischio per l’incolumità dei piloti. Lo ha detto al termine dei test in Portogallo della sua VR46, in cui si è unito ai propri piloti, e in cui lo stesso Morbidelli ha riportato una caduta, ma senza conseguenze.

Valentino Rossi: “La MotoGP deve riflettere”

Crediti foto: Pagina Facebook del pilota

Queste dunque alcune delle parole di Valentino Rossi riprese da CorseDiMoto e rivelate ai microfoni della rivista FAZ: “Si è spinto molto negli ultimi anni. La Ducati ha alzato il livello in modo significativo. Vediamo prototipi con molta aerodinamica, sempre più cavalli, un esercito di ingegneri sullo sfondo e molti soldi. Le moto sono davvero veloci. Il motociclismo è sempre pericoloso, certo. Ma la MotoGP deve riflettere attentamente su dove vuole arrivare. Non possono esagerare. La MotoGP come la Formula 1 delle motociclette, mi piace. Ma queste velocità di oltre 360 ​​chilometri orari e più sul rettilineo? Questo è troppo“.

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