Come sappiamo, nell’UE le microplastiche e i glitter sono stati messi al bando. Ma adesso ci potrebbero essere bad news anche sul retinolo, uno degli ingredienti più popolari per la skincare, che ci portano a pensare “Ma non è che sarà bandito anche il retinolo?”

Dopo i glitter, anche il retinolo verrà bandito dalla skincare? Facciamo chiarezza

Andiamo per gradi: il retinolo non verrà bandito, ma ci sarà un’avvertenza. Sarà ancora possibile acquistare prodotti a base di retinolo, ma con nuove regole. In base alla legislazione che entrerà in vigore nell’Unione Europea alla fine del 2023, ci saranno restrizioni sulla concentrazione di retinolo nei prodotti da banco, compresi sieri e creme idratanti al retinolo. I prodotti per il viso e le mani saranno limitati a un equivalente dello 0,3% di retinolo puro, mentre le lozioni per il corpo potranno contenere lo 0,05%.

In realtà non significa che i prodotti a base di retinolo con concentrazioni più elevate saranno vietati. C’è un tempo di tolleranza che durerà tre anni per i brand che vogliono continuare a commercializzare in Europa i prodotti a base di retinolo. Le nuove restrizioni mirano invece a limitare la sovraesposizione alla vitamina A.

Il dottor Magnus Lynch, dermatologo, ha rivelato a Glamour che “La maggior parte della vitamina A viene assunta con la dieta, sotto forma di integratori vitaminici o attraverso alimenti come oli di pesce, fegato, latte, uova e carote, ed è essenziale per la vista, la funzione immunitaria e la salute della pelle”.

Un’altra cosa importante è capire che la quantità di retinolo assorbita attraverso la pelle è bassa. Il Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori dell’UE ha affermato che: “Rispetto agli alimenti, il contributo della vitamina A proveniente dai cosmetici è inferiore. Tuttavia, si aggiungerà all’esposizione complessiva dei consumatori e questo potrebbe essere preoccupante per i consumatori con la più alta esposizione (5% della popolazione totale) alla vitamina A proveniente da alimenti e integratori alimentari”.

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