Non solo vestiti, profumi e accessori: il colosso spagnolo del fast fashion ha lanciato Zara hair basics, una linea tutta dedicata ai capelli. Composta da sei prodotti, è realizzata in collaborazione con Guido Palau, celebre hairstylist.
I primi prodotti di Zara Hair Basics
Come ben sappiamo, il marchio non è solo abbigliamento. Esiste una linea specifica che si chiama Zara Beauty. Che, oltre ai profumi, aveva già collaborato con Guido Palau. E insieme hanno studiato una linea capelli che si chiamava “Glitter in Gold”, in pieno tema festivo. Il kit era formato da quattro prodotti: un gel e una lacca glitterati, e un pettine con un set di forcine dorate. E Palau aveva detto che «Questa linea è come un make-up per i capelli, consente di fare un update velocissimo e rendere la chioma divertente, anche solo per una notte».
Ma la collaborazione non è finita: è nata Everyday Basics, una linea per tutti i giorni di sei prodotti. L’Hair Spray, un Dry Texturizing Spray, una Volumizing Mousse, un Hair Balm, un Curl Activator e un Blow Dry Spray. E Guido Palau a proposito dice: «Abbiamo voluto iniziare la storia dell’avventura di Zara nella categoria dei capelli introducendo sei prodotti che possano essere utilizzati per creare la maggior parte degli stili. Che tu voglia aggiungere volume, tenuta, arricciatura, consistenza o lucentezza, questi prodotti sono i pilastri del kit di uno stylist».
I prodotti
Sei prodotti per lo styiling base sono stati pensati per rendere il look più professionale. Alcuni must have? Sicuramente l’Hair Spray, così come l’Hair Balm. Prodotto veramente interessante è il Dry Texturizing Spray, formulato per donare volume alle radici.
E non solo styling: questi prodotti sono stati formulati anche con fragranza specifica. Creata dal profumiere Jérôme Epinette. L’attenzione va anche al packaging, progettato in collaborazione con Baron & Baron. I colori sono decisi e contrastanti. «Volevo creare una linea che facesse riferimento alla moda: dopo tutto Zara è un marchio di moda. Non volevo che sembrasse troppo clinico. Volevo che fosse divertente guardarlo sulla toeletta o in bagno» commenta ancora Palau.
Marianna Soru
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